Nella giornata di domani, mercoledì 30 aprile 2011, Gianfranco Simoncini, Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, alzerà il velo, nel corso di una conferenza stampa, su un nuovo Bando a sostegno delle imprese. L’appuntamento, dalle ore 11,30, è fissato presso il Palazzo Strozzi Sacrati, nella sala stampa Cutuli, al numero 10 di piazza Duomo, quando l’Assessore Simoncini presenterà un progetto finalizzato a sostenere l’integrazione delle PMI, ed in particolare di quelle piccole che possono così partecipare al Bando affinché l’unione faccia la forza. Il Bando, la cui uscita è attesa a giorni, prevede infatti la concessione di contributi a favore di quelle piccole realtà imprenditoriali che puntano a rafforzare la filiera produttiva, ma anche a partecipare alla nascita di nuove reti ed a favorire, quindi, nuovi processi di integrazione tra imprese.
piccole e medie imprese
Indennità di disoccupazione per tutti: proposta Acli
Nel nostro Paese, per quel che riguarda il mercato del lavoro, le tutele a favore dei lavoratori delle grandi imprese non risultano essere pienamente estese, ed anzi quasi sempre non ci sono proprio, a favore dei lavoratori atipici e di quelli che sono occupati presso le micro imprese e le piccole imprese. A mettere in risalto questa situazione sono le Acli – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, le quali ritengono necessario che nel nostro Paese si superi questo dualismo, e che l’indennità di disoccupazione venga estesa, senza distinzioni, a tutti i lavoratori. Per arrivare a tutto ciò le Acli ritengono che debba essere messa a punto una riforma degli ammortizzatori sociali che garantisca a tutti i lavoratori che hanno maturato almeno dodici mesi di lavoro, indipendentemente dal loro contratto, il beneficio dell’indennità di disoccupazione a fronte della partecipazione attiva del lavoratore in difficoltà a dei percorsi finalizzati al reinserimento o all’inserimento nel mondo occupazionale.
Occupazione Lombardia: un lavoratore su due non teme il licenziamento
In Lombardia quasi un lavoratore su due non prevede e non teme che in famiglia nel 2010 ci saranno licenziamenti; a rilevarlo è la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ad una ricerca, dal titolo “L’economia familiare. Monza, Lombardia, Italia”, effettuata avvalendosi del coordinamento a livello scientifico di Ref-Ricerche per l’economia e la finanza. In particolare, la percentuale di chi non teme un licenziamento, nello scorso mese di dicembre, si è attestata in Lombardia al 49% rispetto al 43% del mese di giugno 2009, il che conferma come i lavoratori della Regione siano tornati al lavoro, dopo le festività, con più tranquillità ma anche più certezze in merito al loro futuro lavorativo. E se sul rischio di perdere il posto di lavoro, il 49% del campione interpellato ha riposto con un “certamente no“, il 23% si è limitato ad un “probabilmente no” rispetto ad una percentuale per questa opzione di risposta che, invece, nel giugno scorso si era attestata a 32%.
Occupazione Milano: in 60 mila sono impegnati nelle piccole collaborazioni
A Milano c’è un piccolo “esercito” di 60 mila persone che, vuoi per scelta, vuoi perché il mondo del lavoro al momento non offre molto altro sul territorio, è impegnato nelle piccole collaborazioni; trattasi in prevalenza di giovani, ma nel complesso a Milano il lavoro autonomo presenta una “densità” che non ha eguali sul territorio italiano. Quella di Milano, tra l’altro, è un’economia che sta diventando sempre più multi etnica; in base alle rilevazioni effettuate dalla Camera di Commercio di Milano, infatti, emerge come sia in costante e progressiva crescita il numero di ditte con titolare non milanese, con in testa gli egiziani, al punto che si stima che nel 2045 la ditte degli stranieri metteranno a segno il sorpasso sugli italiani. I dati emersi dall’elaborazione della Camera di Commercio tracciano un quadro 2009 per Milano che è stato caratterizzato da luci ma anche da molte ombre, a partire dal fronte occupazionale, visto che trovare lavoro è risultato essere sempre più difficile.
Lombardia: mettersi in proprio con le leggi regionali
La Regione Lombardia ha già da tempo definito una serie di iniziative per incentivare la creazione di nuove imprese.
Accanto alla legge 185/2000 che consente a giovani residenti in aree svantaggiate, disoccupati o persone in cerca di prima occupazione di accedere a finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto esistono altri leggi regionali che mirano ad incentivare la creazione di nuove imprese.
A questo proposito la Direzione Generale Industria, PMI e Cooperazione allo scopo di incentivare e sviluppare azioni di sostegno della nuova imprenditorialità, con specifica attenzione a quella giovanile e femminile, ha riaperto lo sportello per l’avvio delle nuove attività imprenditoriali, di lavoro autonomo ed indipendente ai sensi della legge regionale 22/06 “Il mercato del lavoro in Lombardia” art. 24, attraverso l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato.
La provincia di Roma premia la creatività
Che cos’è la cultura di impresa? Per tentare di rispondere a questa domanda è stata condotta, un paio di anni fa, una ricerca Gfk Eurisko commissionata da Confindustria articolata su un campione di associati, di piccoli e medi imprenditori e di cittadini non operanti nel settore. La ricerca ha evidenziato come la cultura di impresa sia ritenuta fondamentale per la maggioranza della classe dirigente industriale.
Dalla ricerca è emerso che per la maggior parte degli imprenditori la cultura di impresa significa soprattutto creatività e innovazione, oltre a vari altri elementi non ritenuti però secondari. Questa è, stando alla ricerca, l’opinione di più di due imprenditori su tre.
Professione manager: figura importante ai tempi della crisi
Ai tempi della crisi economica e finanziaria, la figura del manager per il titolare d’impresa è ancor più importante, visto che lavorando a fianco ed a stretto contatto può contribuire sia a portare avanti i progetti aziendali, sia a mettere in campo azioni capaci di superare le temporanee difficoltà. Per questo, la Camera di Commercio di Milano, attraverso la sua azienda speciale Formaper, e con il contributo finanziario e la promozione a cura di Unioncamere Lombardia e della Regione Lombardia, porta avanti su tutto il territorio regionale, a livello di professione, un vero e proprio servizio di matching impresa-manager.
Grazie infatti ad una banca dati, gestita dal “SIT”, lo Sportello Impresa in Trasformazione, il titolare d’impresa può “scegliere” tra oltre seicento manager con elevate competenze e disponibili a dare supporto operativo e decisionale per l’innovazione, per vendere di più, per l’accesso al credito, per tagliare e controllare i costi.
Imprenditoria femminile e giovanile: finanziamenti dalla Camera di Commercio di Udine
Importante iniziativa a cura della Camera di Commercio di Udine che ha indetto un bando di selezione per la concessione di contributi per il sostegno alle piccole e medie imprese destinato in particolare modo all’imprenditoria femminile e giovanile.
Vi ricordiamo che per impresa femminile si intende un’impresa individuale il cui titolare sia una donna oppure le società di capitali o le cooperative in cui il capitale sociale sia detenuto in maggioranza da donne. Con imprenditoria giovanile si intendono invece le ditte individuali che sono gestite da giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni oppure le società di capitali o le cooperative in cui le quote di partecipazione oppure il capitale sociale sia detenuto in maggioranza da giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni.