La Covip ha fornito alcune disposizioni che mirano a chiarire alcuni aspetti sulla parità di trattamento di genere nelle forme pensionistiche complementari collettive; in effetti, la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, COVIP, con la Deliberazione del 21 settembre 2011, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 29 settembre 2011, ha emesso alcune disposizioni in ordine alla parità di trattamento tra uomini e donne precisando che ai sensi dell’articolo 30-bis, comma 1, lett. a) e b) del decreto n. 198/2006 è vietata, con riferimento alle forme pensionistiche complementari collettive, qualsiasi discriminazione diretta o indiretta tra uomini e donne per quanto riguarda il campo di applicazione di tali forme, le relative condizioni di accesso, l’obbligo di versare i contributi e il calcolo degli stessi.
previdenza integrativa
Inpdap, convenzione con il fondo Fopadiva
L’Inpdap ed il Fondo pensione complementare Fopadiva hanno stipulato un’apposita convenzione per la fornitura, da parte dell’Istituto al Fondo, di alcuni servizi inerenti alla gestione delle posizioni e delle attività relative ai dipendenti pubblici aderenti al Fondo stesso e riguardati dal Dpcm 20 dicembre 1999 e successive modifiche, in tema di trattamento di fine rapporto e previdenza complementare.
Si ricorda che il Fondo, autorizzato all’esercizio dalla Covip il 9 luglio 2003, è destinato ai lavoratori dipendenti residenti nella Regione Autonoma Valle d’Aosta. Al Fondo, pertanto, possono aderire i lavoratori del pubblico impiego dipendenti dalle amministrazioni locali nonché il personale scolastico operante nella Regione Valle D’Aosta in materia di previdenza complementare che vedono coinvolto l’Istituto.
Inpdap, in arrivo il fondo Sirio
Buone nuove per la previdenza complementare; in effetti, dal 14 settembre, giorno in cui è stato firmato il suo atto costitutivo tra l’Aran e le Organizzazioni sindacali interessate, è pienamente operativo il fondo Sirio per alcuni comparti del pubblico impiego.
In particolare, secondo le indicazioni contenute, il fondo si rivolge al personale dipendente dei Ministeri, della Presidenza del Consiglio, del parastato, dell’Enac e del Cnel. Non solo, possono anche aderire il personale delle Università e ricerca o delle Agenzia del demanio, Agenzie fiscali, il Coni e le Federazioni sportive, previa stipula di specifico accordo.
Manovra bis 2011, le rendite finanziarie non sono tutte uguali
Secondo l’autorevole quotidiano “Il Sole 24ore”, il rigore chiesto dal governo è tipicamente italiano perché la legge predisposta dal consiglio dei ministri prevede diverse eccezioni.
In effetti, per applicare correttamente la nuova imposta del 20% sulle rendite finanziarie si devono tener conto di diverse eccezioni visto che in molti strumenti finanziari rimane in vigore la vecchia aliquota del 12,5%, parliamo a questo proposito di obbligazioni e altri titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni emesse dagli Stati esteri, titoli di risparmio per l’economia meridionale e piani di risparmio a lungo termine, ossia quelli noti come PAC.
Riscattare i fondi pensione
A volte, e in questo particolare periodo storico non è certo una rarità, il lavoratore può avere l’esigenza di attingere al suo fondo pensione per coprire proprie necessità o della sua famiglia: in questo caso si parla di riscatto della propria posizione contributiva.
In effetti, può succedere che il lavoratore che si trovi in mobilità possa richiedere ai gestori del fondo di riscattare, anche parzialmente, la posizione individuale maturata.
A questo proposito l’attuale normativa consente il riscatto per una misura pari al 50% del capitale accantonato e su questa quota deve essere operata, a cura di gestori del fondo, una trattenuta fiscale pari ad una incidenza che è messa in relazione al periodo di accantonamento della contribuzione. Per la precisione, si applica una trattenuta a titolo di imposta nella misura del 15% sulla contribuzione accantonata dopo l’anno 2006. Il gestore applica una riduzione dello 0,3% per ogni anno eccedente il 15esimo anno di partecipazione alla previdenza complementare con un massimo del 6%.
La decorrenza per la previdenza complementare
La norma generale è abbastanza chiara e chi ha sottoscritto un contratto di questo tipo lo sa benissimo: si usufruiscono delle prestazioni pensionistiche complementari, a patto però che il soggetto risulti iscritto ad un fondo per almeno cinque anni, nel momento in cui si consegue il diritto di conseguire la pensione come stabilito nei regimi obbligatori dove il soggetto risulta iscritto.
Secondo i regolamenti le prestazioni pensionistiche sono erogate in due modi: o come rendita o come capitale con l’accuratezza che il capitale erogato non può essere superiore alla metà della somma accumulata negli anni.
Ministero del lavoro, in arrivo “Un giorno per il futuro”
Il Ministero del lavoro ha deciso che il prossimo 25 maggio sarà la giornata annuale per la diffusione della cultura previdenziale tra i giovani: una iniziativa necessaria perché intende mostrare ai più giovani l’esigenza di predisporre un serio piano previdenziale allo scopo di affrontare serenamente la propria vecchiaia.
In effetti, l’iniziativa parte dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che hanno promosso per il 25 maggio 2011 la Giornata annuale per la diffusione della cultura previdenziale tra i giovani.
Fontemp, al via il fondo pensione per interinali
Parte finalmente il fondo pensione complementare fortemente voluto da ASSOLAVORO e FELSA – CISL, NIDIL- CGIL, UIL-TEM.P destinato ai lavoratori somministrati a tempo determinato e indeterminato.
Proprio in questi giorni la Covip ha dato il via libera al nuovo fondo che potrà contare sulla contrattazione collettiva e della bilateralità di settore attraverso la copertura della contribuzione a carico del datore di lavoro e dei lavoratori che decideranno di aderire, conferendo il proprio TFR maturando.
Grazie a questo nuovo arrivato la previdenza complementare scopre così anche il difficile settore del lavoro somministrato inserendo un nuovo elemento utile per arricchire le tutele che la contrattazione collettiva mette a disposizione per i lavoratori di questo delicato comparto.
Arriva Perseo, il nuovo fondo complementare sanitario
Perseo nasce ufficialmente il 21 dicembre del 2010 ed è il fondo pensione complementare di riferimento del settore Enti locali e Sanità e, al pari degli altri fondi, è a capitalizzazione individuale ed a contribuzione definita, e le sue regole presentano punti in comune con quelle dell’altro fondo nazionale di categoria istituito per i dipendenti pubblici come l’aliquota dell’1% quale misura della contribuzione a carico di lavoratore e datore di lavoro.
Attualmente i fondi negoziali e attivi sono ad oggi rivolti solo ad alcune categorie del pubblico impiego, anche se esiste la possibilità, per i lavoratori delle altre categorie, di aderire a forme pensionistiche complementari di tipo individuale ed eventualmente, una volta costituito il fondo negoziale di categoria, trasferirvi la posizione di previdenza complementare maturata.
Covip, più trasparenza nelle comunicazioni per i fondi complementari
La Covip si occupa di diverse funzioni che il nostro quadro di riferimento della previdenza integrativa le ha attribuito nel corso degli anni. In sostanza, la Covip è, essenzialmente, un organismo che deve assicurare e garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione e nell’amministrazione dei fondi pensione.
A questo riguardo autorizza, ad esempio, i fondi pensione ad esercitare la propria attività e approva i loro statuti e regolamenti, oltre a tenere l’albo dei fondi autorizzati ad esercitare l’attività di previdenza complementare.
Non solo, la Covip assicura anche il rispetto dei principi di trasparenza nei rapporti tra i fondi pensione ed i propri aderenti e a questo proposito ha deciso di cambiare passo.
La situazione sulla previdenza complementare
È finito il 2010 ed è il momento di fare il punto della situazione sulla previdenza complementare in Italia e lo facciamo riferendoci ai dati del 2009; in effetti, è ancora troppo presto per fare delle analisi sull’anno appena concluso.
La Convip rileva che nel 2009 al rallentamento nelle adesioni si è associato un incremento di iscritti che non hanno effettuato alcun versamento contributivo: si tratta di 700mila unità, concentrate soprattutto nel lavoro autonomo.
Nel 2009 circa 23mila lavoratori (circa un terzo del totale) hanno aderito ai fondi negoziali attraverso il meccanismo del tacito assenso.
Il tasso di adesione (rapporto tra iscritti e occupati) tra i lavoratori dipendenti si attesta a fine 2009 sul 26,9%. La distribuzione per età degli iscritti in raffronto con quella dell’occupazione nazionale evidenzia una minore partecipazione dei giovani: la fascia di età più rappresentata è quella tra i 35 e i 54 anni.
In arrivo Perseo, il nuovo fondo complementare
Buone notizie dalla previdenza complementare: ora nasce ufficialmente Perseo, il nuovo fondo pensione dei dipendenti di regioni, autonomie locali e sanità.
Infatti, dal 21 dicembre 2010 è stato ufficialmente costituito per atto pubblico in forma di associazione e sono stati designati i primi organi sociali.
Si prevede che nei prossimi mesi il fondo, dopo aver ottenuto dalla Covip (l’autorità di vigilanza di settore) l’autorizzazione all’esercizio, possa essere operativo e cominciare a raccogliere le adesioni.
Il nuovo fondo si rivolge ad una platea di oltre un milione di lavoratori sudditi tra il settore sanità, circa 670mila, e regioni e autonomie locali, circa 540mila.
Come gli altri fondi già operativi anche Perseo è a capitalizzazione individuale ed a contribuzione definita.
Ministero del Lavoro e il contributo per gli enti bilaterali
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare n. 43 del 15 dicembre 2010, intende fornire alcuni chiarimenti in merito alla questione della obbligatorietà del versamento contributivo agli enti bilaterali.
La circolare n. 43 è stata emessa anche per dare una risposta alle continue istanze di interpello ex articolo 9 del decreto legislativo n. 124 del 2004, ovvero due pervenute dal Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, una da Confartigianato e Cna, una da Confapi.
Un primo ordine di problemi riguarda la riconduzione del versamento contributivo in favore dell’ente bilaterale alla parte economico/normativa ovvero alla parte obbligatoria del contratto collettivo di lavoro.
Il Ministero non ritiene, in questo caso, obbligatoria l’iscrizione all’ente bilaterale.
Inps, previdenza e assistenza
La Ragioneria Generale dello Stato redige annualmente un rapporto che intende fotografare la situazione attuale e l’evoluzione nel medio-lungo periodo del sistema pensionistico e sociosanitario italiano.
Il rapporto per l’anno 2009 vuole porre in evidenza, ad esempio, un’analisi degli effetti distributivi del sistema pensionistico pubblico e dei tassi di sostituzione della previdenza obbligatoria e complementare oltre ad una valutazione degli effetti finanziari della revisione dei coefficienti di trasformazione.
Non solo, il rapporto della Ragioneria cerca di fare una previsione del numero di pensionati che deve essere coerente con quella del numero delle pensioni.
Il lavoro svolto dalla Ragioneria dello Stato è di estrema importanza perché consente di ricavare alcune considerazioni.