Bonus bebè, è tempo di restituire gli importi

Spedite 8 mila lettera da parte del Ministero dell’Economia che chiede di restituire il bonus bebè di mille euro previsto dalla finanziaria del 2006 per avere autocertificato in modo sbagliato il proprio reddito. La pubblica amministrazione ha così deciso di passare all’incasso di somme indebitamente percepite finalizzate a dare un sostegno alla famiglia e introdotto dalla Finanziaria 2006 (legge 266/2005, articolo 1, commi 331-334) ed erano assegnati ad ogni figlio nato o adottato nel 2005 o per ogni secondo o ulteriore figlio nato o adottato nel 2006.

L’Amministrazione, attraverso la lettera inviata alle famiglie, chiede la restituzione entro 30 giorni del bonus da mille euro incassato, e, nei casi in cui il giudice penale accerterà che c’è stata falsa autocertificazione, il versamento di 3mila euro (il triplo del beneficio ottenuto) come sanzione amministrativa.

Sciopero servizi pubblici, presentata la relazione 2010

 Lo scorso sette luglio è stata presentata la relazione annuale 2011 sull`attività svolta nell’anno 2010 alla presenza del Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini da parte del presidente, Prof. Giovanni Pitruzzella, della Commissione di Garanzia a Montecitorio presso la Sala della Lupa.

La relazione del Presidente pone in evidenza la crescita quantitativa del conflitto; in effetti, nel 2010 si sono registrate 2.093 proclamazioni di sciopero, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente: il dato rappresenta un picco significativo in un trend di sostanziale crescita del ricorso allo sciopero da parte delle organizzazioni sindacali.

Fumi solo se timbri, decisione del sindaco di Firenze

 Ora anche la sinistra ha il suo Brunetta: contro i fannulloni, e per giunta anche fumatori, il sindaco di Firenze ha deciso di correre ai ripari imponendo la fruizione della pausa lavoro in momenti fuori dalla regolare attività retribuita.

In realtà, la decisione di Renzi sembra un po’ frutto di una buona dose di demagogia; in effetti, secondo quanto pubblicato su affaritaliani.libero.it

In un momento in cui ci sono cassaintegrati che crescono e giovani senza lavoro il compito dei dipendenti pubblici è quello di cercare di dare il buon esempio. Se viene chiesto a chi vuole stare 20 minuti fuori a fumare una sigaretta o a prendere un caffè di timbrare in uscita e in entrata il badge, mi sembra un principio di buonsenso e sacrosanto. In tutti aziende private è così, sarà così anche al Comune di Firenze

Legge 104/92, il monitoraggio per la pubblica amministrazione

Tutto parte dal Collegato lavoro; in effetti, ricordiamo che la legge 4 novembre 2010 n.183, ha dato mandato al Governo di riordinare la normativa in materia di congedi, aspettative e permessi dei dipendenti pubblici e ha imposto al governo, per mezzo del Dipartimento della Funzione Pubblica, un sistema per monitorare, articolo 24 del Collegato lavoro, e controllare il legittimo uso dei permessi e dei congedi verificando l’entità, le forme di utilizzo dei permessi e conoscendo i fruitori dei benefici previsti dalla legge 104/1992.

In effetti, per via dell’articolo 24 della legge n. 183/2010 si è provveduto a modificare le norme in materia di permessi spettanti ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato per l’assistenza alle persone disabili.

Lavoro, stipendi e pensioni: manovra finanziaria, le novità

 Sta iniziando a prendere forma la manovra finanziaria triennale da oltre 40 miliardi di euro che dovrà mettere a punto l’Italia per far quadrare i conti pubblici da qui al 2014. Contestualmente, stando all’orientamento del Governo, ed in particolare, del Ministero dell’Economia, dovrebbe essere messa a punto anche la tanto agognata e sospirata riforma fiscale. Ma chi pagherà il conto? Ebbene, a quanto pare il centrodestra vuole “legittimare” questi nuovi sacrifici, innanzitutto, tagliando i costi della politica. Al riguardo Paolo Romano, ministro alle Politiche Agricole, nella giornata di ieri ha rivelato ai giornalisti che dal prossimo mese di luglio i ministri potrebbero rinunciare allo stipendio percependo solo quello da parlamentari. Ma chiaramente non è solo con questo che si sistemano i conti pubblici!

Il trasferimento del TFS/TFR dei dipendenti pubblici

 La soppressione degli enti di diritto pubblico, con la contestuale attribuzione di funzioni e risorse ad altre pubbliche amministrazioni (previsto dall’articolo 7 del Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010 n. 122), implica che al personale degli enti soppressi trovano applicazione le disposizioni contenute nella legge 29 dicembre 1988 n. 554 e nel relativo regolamento di attuazione di cui al Dpr 22 marzo 1993, n. 104.

Queste disposizioni disciplinano il trattamento di fine servizio e fine rapporto dei dipendenti pubblici interessati da processi di mobilità.

Pensionamento dipendenti pubblici per l’anno 2011

Le ultime manovre economiche hanno inciso in maniera sostanziale sul trattamento previdenziale dei dipendenti della pubblica amministrazione tanto da ipotizzare una disparità tra le lavoratrici del pubblico impiego rispetto a quello del segmento privato.

Parliamo di lavoratori che hanno visto anche la loro liquidazione, ossia il loro trattamento di fine servizio (TFS) o trattamento di fine rapporto di lavoro (TFR),  diluita negli anni per importi superiori agli 90,000 euro.

Non solo, il Legislatore è intervenuto in modo pesante sul trasferimento dei contributi Inpdap verso l’Inps rendendo questa operazione onerosa allo scopo di impedire di usufruire della pensione Inps riservata alle lavoratrici iscritte al maggiore istituto previdenziale del settore privato.

Prepensionamento, gli sconti per il volontario internazionale

Il nostro Paese fa parte integrante di diverse organizzazioni internazionali e, anche per via dei principi presenti nella nostra carta Costituzionale, la cooperazione allo sviluppo è un momento fondamentale della politica estera dell’Italia e persegue obiettivi di solidarietà tra i popoli e di piena realizzazione dei diritti fondamentali dell’uomo, ispirandosi ai principi sanciti dalle Nazioni Unite e dalle convenzioni CEE-ACP.

Per questa ragione il nostro ordinamento prevede particolari trattamenti di tipo normativo per chi si impegna in prima persona per questi scopi.

Ministero del lavoro, attivo dal 2011 il polo integrato del Welfare

Importanti novità in fatto di razionalizzazione della macchina burocratica dell’Amministrazione pubblica.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato di aver provveduto a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 18 giugno 2011 il Decreto Interministeriale relativo al modello organizzativo denominato “Polo integrato del Welfare” così come prevede l’articolo 1 della legge n. 247 del 24 dicembre 2007.

Si tratta di un importante passo finalizzato a definire le sedi logistiche uniche – a livello provinciale comprendenti gli uffici territoriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le sedi territoriali degli enti previdenziali e assicurativi vigilati – dove l’utenza ha la possibilità di usufruire dei servizi pubblici relativi alle politiche sul lavoro, alla tutela delle condizioni di lavoro, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla previdenza e assistenza.

Lavoro precario: Brunetta, io insultato dall’Italia peggiore

 Nel pomeriggio di martedì scorso, 14 giugno del 2011, nel corso di un convegno, il Ministro Brunetta è stato “vittima” di un agguato. Questo è quanto in particolare afferma, difendendosi, proprio il titolare del Ministero della Pubblica Amministrazione. A margine del convegno una rappresentante della rete del precariato della Pubblica Amministrazione voleva prendere la parola, ma appena compreso il tema il Ministro Brunetta ha voltato le spalle ed è andato via. Il tutto non è finito qui visto che poi all’uscita c’è stato qualche insulto al Ministro, ma anche qualche spintone tra i rappresentanti dei precari della PA e gli organizzatori dell’evento.

Permessi, congedi e aspettative: il congedo straordinario per motivi di studio

L’articolo 5 dello schema per il riordino dei permessi modifica l’articolo 2 della legge n. 476 del 13 agosto 1984 in materia di congedo straordinario per motivi di studio  del pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca.

Con il disposto nello schema messo a punto dal governo si intende estendere la nuova disciplina prevista dalla legge n. 240 del 30 dicembre 2010, la cosiddetta Riforma Gelmini, che attribuisce all’amministrazione la facoltà discrezionale di concedere il congedo per dottorato compatibilmente con le esigenze di servizio, anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni contrattualizzati.

La nuova manovra d’estate, le opinioni della Corte dei Conti

 Per la Corte dei Conti servono 46 miliardi di euro ed esiste uno spazio di manovra abbastanza limitato per via anche dell’attuale congettura economica che vede il nostro Paese in una situazione marginale con una crescita ridotta ai minimi.

Le analisi della magistratura contabile non permettono di pensare minimamente ad una riforma fiscale con misure che possano incidere sull’eventuale riduzione della pressione fiscale; in effetti, per la Corte dei Conti diventa necessario intervenire sulla spesa pubblica senza pensare minimamente ad un intervenire sul fronte fiscale: in sostanza, tra la nuova fiscalità regionale e municipale prevista per i prossimi anni, con una pressione fiscale che non si accennerà a diminuire, con la conseguente riduzione delle prestazioni sociali e con un sistema fiscale che non riesce a ridurre l’evasione attuale che, tra l’altro, ha assunto dei livelli impensabili si accrescerà il divario tra chi sta bene e non fa fatica a tirare a fine mese.

Inps, riduzione dei trattamenti economici dei dipendenti pubblici

Il maggiore istituto previdenziale ha deciso di intervenire con messaggio n. 10095 del 4 maggio 2011 sulla riduzione dei trattamenti economici complessivi dei dipendenti delle Amministrazioni pubbliche.

L’Inps ricorda che il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella legge 30 luglio 2010 n. 122 intitolato come Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica, al fine di realizzare il contenimento della spesa in materia di pubblico impiego, all’art. 9 ha disposto che  a decorrere dal 1° gennaio 2011 e sino al 31 dicembre 2013, i trattamenti economici complessivi dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, previsti dai rispettivi ordinamenti, delle amministrazioni pubbliche, inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione superiori a 90.000 euro lordi annui sono ridotti del 5 per cento per la parte eccedente il predetto importo fino a 150.000 euro, nonché del 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro.

All’Inps il premio E-Gov

Nella nostra società è possibile offrire informazioni in differenti modi: dalla tradizionale carta stampata fino alle nuove tecnologie della new economy e, per un servizio pubblico che deve offrire un canale informativo importante come quello previdenziale e assistenziale, di certo, le nuove tecnologie possono rappresentare quel qualcosa in più che permettono, da una parte, una più facile interazioni con il servizio pubblico e, dall’altra, una maggiore presenza dell’Istituto in qualsiasi condizione in modo da garantire il servizio anche nel posto più sperduto.

L’Inps, da parte sua, oltre ad assicurare servizi più diretti e trasparente con la sua utenza ha anche deciso di aggiornare la sua piattaforma multimediale per entrare in diretto contatto con il suo pubblico: uno sforzo che è stato sicuramente apprezzato perché lo scorso mese di aprile il  nuovo portale dell’Istituto è stato premiato con l’E-Gov, iniziativa promossa dall’omonima rivista del Gruppo Maggioli editore.