Si chiama Irteco ed è l’Istituto di ricerca sui trasporti e l’economia, una delle più importanti realtà nazionali ad esser impegnata costantemente nella conduzione di complesse campagne di indagine e monitoraggio dei sistemi di trasporto, mediante una propria rete di field distribuita sul territorio. L’Irteco è oggi alla ricerca di nuovi collaboratori che possano espandere ulteriormente le fila delle proprie risorse umane e la valorizzazione delle competenze delle stesse. Vediamo come candidarsi per una posizione aperta nelle strutture dell’Istituto.
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Lavoro settembre 2011: a chi inviare il cv?
Nel nostro Paese ci sono tantissimi giovani con contratti di lavoro a termine, in genere co.co.pro., che ogni anno “magicamente” terminano alla fine del mese luglio. Insomma, l’azienda “offre” le ferie non pagate al giovane precario che, se può permetterselo, si dovrà fare le vacanze a proprie spese a fronte dell’incertezza legata al rinnovo del “progetto” a settembre. D’altronde il contratto a progetto offre garanzie e tutele che rispetto al contratto a tempo indeterminato sono risibili, ragion per cui la Legge e la normativa in merito si commentano da sole. E visto che prevenire è meglio che curare, dopo il ferragosto molti giovani lavoratori precari vanno alla ricerca di nuove offerte; ma a chi inviare il curriculum vitae?
Contributi e bonus per il lavoro in Emilia-Romagna
Nei giorni scorsi in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale aveva annunciato nuove misure per l’occupazione attraverso una dotazione finanziaria pari ad oltre 5 milioni di euro. Ebbene, adesso al riguardo sono state rese note nello specifico le misure di azione che, nell’ambito di “Welfare to work“, sono state messe a punto. “Welfare to work”, in particolare, è un piano di azione per il sostegno al lavoro varato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ed attraverso il quale la Regione Emilia-Romagna punta a concedere contributi e bonus, soprattutto, a favore dei soggetti e dei lavoratori svantaggiati.
Lavoro giovani: nuovo Piano in Piemonte
Combattere la disoccupazione, nella Regione Piemonte, in dieci mosse. E’ questo l’obiettivo dell’Amministrazione regionale che nei giorni scorsi ha alzato il velo sul “Piano Giovani” che, in dieci punti, mira a contrastare la disoccupazione giovanile a fronte di una dotazione finanziaria iniziale pari a 11 milioni di euro cui si aggiungeranno gli effetti positivi legati ad alcuni sgravi a livello fiscale. Al Piano Giovani, illustrato dal Governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, hanno lavorato per la sua messa a punto Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro, e Massimo Giordano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico.
Incentivi lavoratori svantaggiati: 5,5 milioni in Emilia-Romagna
5,5 milioni di euro di incentivi per i lavoratori svantaggiati e, di conseguenza, per agevolare il loro reinserimento nel circuito occupazionale. E’ questa la nuova misura che è stata attivata in Emilia-Romagna dall’Amministrazione regionale nell’ambito di “Welfare to work“, l’azione di sistema del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel dettaglio, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, sono previsti incentivi sia per l’avvio di un’attività autonoma, sia per quelle imprese che assumono il lavoratore svantaggiato; e se l’assunzione è a tempo indeterminato, allora a favore dell’azienda i contributi verranno erogati a fondo perduto. Le imprese operanti nella Regione Emilia-Romagna, interessati alla misura, possono presentare alle rispettive province emiliano-romagnole la domanda entro e non oltre la data del 20 ottobre del 2011. Unitamente agli incentivi, inoltre, sono previste azioni di formazione per i lavoratori assunti, nonché delle attività formative per chi sceglie invece di mettersi in proprio.
Ricerca lavoro: sfiducia dilagante in Italia
Dopo aver inviato centinaia di curriculum, dopo aver ricevuto al più una mezza dozzina di risposte, e dopo aver ricevuto proposte di lavoro poco serie, da quelle a provvigione a quelle per cui non si capisce come l’azienda intende inquadrare il candidato, molto spesso i giovani gettano la spugna ed il lavoro neanche lo cercano più. A quattro anni di distanza dallo scoppio della crisi è infatti la sfiducia nel lavoro e nella sua ricerca uno dei problemi più grossi da superare. Non a caso Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, nel commentare l’ultimissimo Rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica su “Occupati e disoccupati“, relativo al mese di aprile 2011, ha fatto presente come la disoccupazione non scenda in virtù di un numero maggiore di persone che trovano lavoro, ma perché aumenta l’esercito degli scoraggiati.
Occupazione giovani: Buon lavoro, novità targata Sky
Quello relativo al lavoro è un tema non solo attuale, ma anche scottante. In molte aree del nostro Paese ci sono ancora sacche di crisi che hanno messo in ginocchio molte imprese, con la conseguenza che ci sono decine di migliaia di lavoratori in bilico. Trattasi, spesso, di over 50 che, se licenziati, difficilmente troveranno una nuova occupazione; ancor più critica è la situazione, in Italia, per un giovane su tre, ufficialmente disoccupato in base ai più recenti dati dell’Istat, Istituto Nazionale di Statistica. Ne consegue che quasi sempre in televisione la politica cerca di sviare il tema del lavoro, in quanto argomento “perdente” visto che la situazione è quella che è, e c’è poco da dire e molto da agire. Anche in televisione l’argomento non viene trattato con la dovuta attenzione visto che di sicuro programmi del genere farebbero meno ascolti di un reality.
Lavoro giovani: ecco come lo trovano
In Italia circa un giovane su tre è disoccupato. Una buona fetta di questi non lo cerca più, mentre la parte restante non demorde e le prova tutte per trovare un impiego. Ma al giorno d’oggi, quali sono i “canali” per poter trovare lavoro nel più breve tempo possibile? Ebbene, innanzitutto c’è da dire che la cara, vecchia, e spesso odiata “segnalazione” ancora è in voga e di moda nel mondo imprenditoriale quando si devono assumere nuovi giovani. Questa “segnalazione” consiste in particolare nella selezione di figure professionali che l’azienda riesce a trovare avvalendosi della conoscenza diretta da parte di dipendenti già presenti in azienda, ma anche di fornitori che “indirizzano” l’impresa a cercare verso una certa direzione. Le statistiche ufficiali al riguardo rivelano come questa sia una prassi comune nelle aziende con pochi dipendenti; in questo caso, infatti, l’azienda preferisce reclutare persone che altre persone di fiducia già conoscono.
Trovare lavoro in azienda: piccolo è bello
Trovare lavoro in una grande azienda, magari una multinazionale. E’ questo in Italia il sogno di molti giovani, spesso freschi di laurea e con grandi ambizioni; ma molto spesso il sogno rischia di rimanere tale visto che i giovani disoccupati sono tantissimi, circa il 30%, e non ci sono sufficienti opportunità di lavoro per garantire piena occupazione. Eppure sono le piccole realtà imprenditoriali quelle che in Italia assorbono maggiormente le richieste di personale. A metterlo in risalto è stata la Cgia di Mestre, rilevando nello specifico come le maggiori probabilità di lavoro in Italia coinvolgano le aziende che hanno meno di 50 dipendenti. Da uno studio dell’Associazione degli artigiani mestrina è non a caso emerso come nel 2010 le previsioni di assunzione, che sono state dichiarate dagli imprenditori, si siano attestate a quota 802 mila, di cui quasi 503 mila, corrispondenti al 62,7% del totale, hanno riguardato proprio imprese aventi un numero di dipendenti inferiore a 50.
Disoccupati Piemonte: domande sostegno al reddito al via
Si aprono domani, lunedì 2 maggio 2011, nella Regione Piemonte, i termini per la presentazione delle domande di sostegno al reddito a valere sull’anno in corso, ed a fronte di una dotazione finanziaria complessiva pari a nove milioni di euro. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come il termine ultimo per la presentazione delle istanze sia quello di martedì 31 maggio 2011, e come il sussidio sia pari a 2.000 euro per chi ha un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 10 mila ma superiore ai 5 mila euro, mentre balza a 3 mila euro per chi ha un Isee che non raggiunge i 5 mila euro. Oltre ai limiti Isee, i potenziali beneficiari devono rispettare, per accedere al sussidio, anche altri requisiti, tra cui quelli di avere almeno un figlio a carico, e di essere disoccupati, alla data del 2 maggio del 2011, da almeno un anno ma da non più di due anni. In tale lasso di tempo, inoltre, occorre che il beneficiario del sussidio abbia svolto almeno tre mesi di lavoro subordinato o parasubordinato; sono comunque esclusi dalla misura i percettori di indennità di mobilità e di disoccupazione.
Lavoro Toscana: percorso sperimentale per l’occupazione dei giovani
A fronte di una previsione di spesa pari a 150 mila euro, nella Regione Toscana l’Amministrazione ha siglato con l’Uncem un importante accordo finalizzato al sostegno alle politiche giovanili per il lavoro, con particolare attenzione a coloro che vivono nelle zone montane, ed ai quali devono essere offerte le stesse opportunità. L’accordo, avente la durata di un anno, mira quindi a garantire quella che viene definita come la “perequazione sociale“, con i fondi da spendere che, di conseguenza, serviranno per andare a compensare quelle condizioni di svantaggio che si generano in funzione della posizione geografica, e che poi vanno di riflesso a condizionare le scelte di vita. Le azioni, che saranno portate avanti a favore dei giovani che vivono in zone geografiche potenzialmente più svantaggiate, sono quelle già definite negli atti di programmazione della Regione Toscana; a queste si aggiungeranno poi, sempre a favore delle nuove generazioni, azioni specifiche che risultano essere gà in fase di messa a punto da parte dell’Amministrazione regionale.
Ricerca lavoro: i neolaureati sognano le FS
Occupazione rinnovabili: protesta dei lavoratori a Terni
La scelta dell’attuale Governo in carica di rivedere il sistema delle incentivazioni per la produzione di energia, da parte degli impianti alimentati con le rinnovabili, rischia di mettere in difficoltà le imprese della filiera con ricadute occupazionali negative. Le scelte del Governo, infatti, secondo le Associazioni di settore, ma anche secondo i Sindacati, rischiano di far entrare in crisi un comparto che, invece, negli ultimi anni ha creato occupazione e sviluppo anche quando la crisi finanziaria ed economica era pesante. E così nel nostro Paese, in un’area chiave come quella di Terni, nella giornata di martedì prossimo, 26 aprile 2011, i lavoratori si riuniranno per un sit-in di protesta davanti alla prefettura. A darne notizia è la Cgil nel precisare come la protesta sia stata organizzata dalle segreterie territoriali di Uilcem Uil, Flaei Cisl e Filctem Cgil.
Lavoro immigrati: le Regioni italiane con le maggiori opportunità
Dopo il crollo dell’economia italiana nel 2009, ed il timido rimbalzo del prodotto interno lordo nazionale nel 2010, le attese e le speranze per l’anno corrente sono quelle che la ripresa economica tricolore si rafforzi. In base a queste attese, di riflesso, dovrebbero aumentare le opportunità di lavoro e di occupazione, anche per i cittadini stranieri. Ebbene, al riguardo la Camera di Commercio di Monza e Brianza stima che quest’anno, in presenza di un rafforzamento della ripresa economica, ci saranno all’incirca 7.000 posti di lavoro in più come stagionali. Ma per i cittadini immigrati non tutte le Regioni del nostro Paese sono “buone” per trovare lavoro; al riguardo, infatti, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come per le richieste di lavoro immigrato stagionale Regioni come la Puglia, il Piemonte, ma anche la Campania e la Liguria, siano già in esubero, mentre più possibilità di assunzione si possono avere in Regioni come la Lombardia ed il Lazio.