Quando ci si mette alla ricerca di un lavoro, uno dei primi passi, fondamentali, è quello relativo alla stesura del curriculum vitae, ma anche quello di diffonderlo e condividerlo con quante più persone possibili. D’altronde è il curriculum la prima fonte che il nostro potenziale datore di lavoro analizza, e per questo deve non solo attirare l’attenzione, ma deve anche essere nel giusto formato, deve essere esauriente ma anche non troppo lungo per evitare di essere troppo dispersivi. Se in passato era necessario compilare il curriculum in word, stamparlo in venti copie, ed inviarlo a mezzo posta con tanto di spese per i francobolli, adesso Internet offre strumenti sempre più avanzati sia per redigere il proprio curriculum vitae, aggiornandolo con la massima semplicità, sia per diffonderlo in rete attraverso la “potenza” offerta dai social network.
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Career Forum Diversitalavoro: opportunità per disabili e migranti
Il 26 novembre prossimo a Roma, dalle ore 10 alle ore 17, si terrà un importante appuntamento per chi, disabile e/o cittadino straniero, vuole entrare in contatto con le aziende al fine di trovare occupazione. Per la data indicata, infatti, si terrà la terza edizione di “Diversitalavoro“, un “Career Forum” per la cui partecipazione è necessaria la registrazione entro e non oltre il prossimo 23 novembre, cliccando qui. Trattasi di un appuntamento molto importante visto che le opportunità di lavoro sono oltre cento, e visto che nella passata edizione hanno partecipato all’evento aziende del calibro di Microsoft, Altran, Allianz, IBM, Johnson & Johnson, Telecom Italia, Vodafone e L’Oreal.
Lavorare nel non profit
Quello del “non profit” in Italia è un settore molto importante, visto che molto spesso porta avanti, sviluppa e promuove sul territorio delle attività complementari e a volte sostitutive di quelle che offre e può offrire lo Stato. Aiutare coloro che non hanno un tetto, chi non ha da mangiare, o le persone emarginate, e promuovere progetti di solidarietà su scala nazionale ed internazionale, sono solo alcuni degli obiettivi che il mondo del “non profit” si propone, e che tra l’altro il nostro ordinamento agevola a livello fiscale con delle esenzioni e dei vantaggi rispetto a quelle realtà imprenditoriali che, invece, operano a scopo di lucro.
Lavorare nel “non profit” è molto spesso più una vocazione che un obiettivo per guadagnarsi lo stipendio; le Onlus, le cooperative sociali e le organizzazioni del volontariato riescono infatti a sostenersi, spesso a mala pena, sia attraverso delle erogazioni liberali, sia attraverso il cinque per mille dell’Irpef.
Lombardia: agenzie di lavoro, premi per reinserire i disoccupati
A partire dal prossimo 1 dicembre nella Regione Lombardia parte una nuova misura incentivante a sostegno dell’occupazione; questa non riguarderà l’erogazione di bonus alle imprese, o contributi a favore dei lavoratori, ma la distribuzione di premi in denaro a favore delle agenzie di lavoro. Nei giorni scorsi, infatti, Gianni Rossoni, Assessore all’Istruzione, alla Formazione ed al Lavoro della Regione Lombardia, ha reso noto che dall’1 dicembre le agenzie di lavoro che trovano un’occupazione ai disoccupati riceveranno un premio che può essere o di 700 euro, o di 1.300 euro per ogni disoccupato che sarà “sistemato” con un regolare contratto di lavoro. Nello specifico, il premio sarà pari a 700 euro nel caso in cui il disoccupato rientri nel mondo del lavoro con un contratto di lavoro, di qualsiasi tipo, di durata pari ad almeno sei mesi, mentre il premio per l’agenzia balza a 1.300 euro nel caso in cui il disoccupato trovi un’occupazione con un contratto di lavoro superiore ai dodici mesi.
Lavoro industria: in difficoltà le imprese più piccole
Nel settore industriale, nei primi nove mesi del 2009, l’occupazione nel comparto ha fatto registrare una contrazione del 2,9%, e le previsioni sul trimestre corrente, il quarto del 2009, rivelano allo stesso modo una dinamica discendente a -0,7%. A rilevarlo è Unioncamere in accordo con l’ultimissima indagine congiunturale sull’andamento delle piccole e medie imprese italiane, ovverosia quelle con un numero di dipendenti compresi tra uno e cinquecento. I dati consolidati dei primi nove mesi di quest’anno, unitamente a quelli previsionali sul quarto trimestre, porterebbero in Italia la contrazione dell’occupazione nell‘industria, su base annua, al 3,4%, il che significa la perdita secca di ben 140 mila posti di lavoro. A livello settoriale, la caduta più ampia dei livelli occupazionali, guardando ai primi nove mesi di quest’anno, si registra nel settore della moda, dove l’occupazione è scesa del 4,5% sia a causa della contrazione dei consumi, sia a seguito dei fenomeni di concorrenza sleale che con la crisi economica hanno ulteriormente contribuito a penalizzare il fatturato complessivo del comparto.