Il lavoratore stacanovista, che non si risparmia, che si porta magari il lavoro a casa, e che anche nel weekend si chiude in camera per risolvere un problema aziendale, e per presentarne orgoglioso le soluzioni al capo il lunedì mattina, rischia di attentare seriamente alla propria salute. Una ricerca effettuata da una Università americana, e pubblicata sul Journal of Social and Clinical Psychology, infatti, rivela come abbiano sostanzialmente ragione tutti quei lavoratori convinti che il fine settimana sia “sacro”, ovverosia da dedicare non al lavoro, ma alla cura dei nostri hobby e dei nostri interessi in tutta libertà. Dalla ricerca è emerso come il campione di lavoratori su cui è stato effettuato lo studio, a partire dal venerdì sera, ovverosia al termine della settimana di lavoro, abbia fatto registrare in media un maggior senso di benessere ed un forte abbassamento dei sentimenti negativi come la rabbia, l’ansia o addirittura la depressione. Per la ricerca, condotta su un totale di 74 lavoratori, è stato scelto un campione ampio in termini di età, dai 18 ai 62 anni e con un media settimanale di ore di lavoro prestate pari a 30.