La CGIL ha così deciso di scendere di nuovo in piazza coinvolgendo direttamente i lavoratori del mondo della scuola e quella della pubblica amministrazione manifestando il proprio dissenso verso una politica che non tiene conto dei lavoratori ma, anzi, tende a contrapporre i lavoratori del settore pubblico e quello del segmento privato.
La CGIL ricorda che il futuro del Paese risiede nei servizi pubblici di qualità: dalla scuola, all’università, alla ricerca, alla sanità, alla sicurezza, ai trasporti. Per i promotori dell’iniziativa il governo continua ad accanirsi contro il lavoro pubblico, contro le pubbliche amministrazioni, contro il sistema della conoscenza e i servizi pubblici.