Esodati, possibile decreto in arrivo

 Sul problema degli esodati con molta probabilità arriverà prima del 9 maggio un decreto che dovrebbe sistema alcune cose anche se non chiuderà la questione. In effetti, se da una parte il governo Monti ha la necessità di avviare un confronto serio e costruttivo con le parti sociali, dall’altra l’approvazione di un eventuale decreto il giorno prima della convocazione del tavolo con i sindacati, prevista per il 9 maggio, sarebbe “grave”, o almeno è così l’opinione del sindacato.

In particolare, il segretario confederale della Cisl, con delega alla previdenza, Maurizio Petriccioli, ha osservato

Il governo, procedendo da solo alla riforma previdenziale, si è assunto la responsabilità di attuare norme che non tengono in nessuna considerazione la necessaria gradualità per tenere presente la vita e la storia contributiva di centinaia di migliaia di persone. Questo ha provocato il cosiddetto fenomeno degli esodati e noi ci aspettiamo nell’incontro del 9 di maggio un decreto che deroghi queste persone all’applicazione delle nuove norme previdenziali

Il nuovo accordo interconfederale per l’apprendistato artigiano

 Le parti sociali – Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil – hanno sottoscritto, in data 3 maggio 2012, l’accordo interconfederale sull’apprendistato artigiano che recepisce le ultime novità in fatto di contratto di apprendistato.

L’accordo decorre dal 26 aprile 2012, giorno di entrata in vigore della nuova disciplina sull’apprendistato. Sono state confermate tutte le durate previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro portando a 5 anni le durate superiori.

Il testo sottoscritto si applica anche alle imprese artigiane dei settori privi di specifica copertura contrattuale. E’ stata confermata la valenza formativa dell’impresa artigiana e la possibilità di effettuare la formazione, tutta o in parte, all’interno dell’azienda. Le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi esprimono grande soddisfazione per il riconoscimento della peculiarità dell’artigianato come ambito nel quale la formazione delle professionalità avviene soprattutto grazie a strumenti come l’apprendistato.

La crisi economica e la posizione della Confederazione Internazionale dei Sindacati

 La Festa del Lavoro è stata l’occasione di mettere in evidenza le posizioni dei sindacati di tutti i Paesi europei. Per la Confederazione Internazionale dei Sindacati i Governi devono modificare la propria posizione allo scopo di favorire una ripresa equa e sostenibile; in effetti, l’attuale contesto economico ha mostrato i pericoli nella finanziarizzazione, nell’asservimento dell’economia reale alla finanza e nella crescente disuguaglianza degli ultimi venti anni.

A questo proposito la Confederazione Internazionale dei Sindacati (CSI-ITUC) e Federazioni Sindacali Mondiali (Global Unions) hanno ribadito la loro critica in una politica economica priva di spinte in avanti ma, al contrario, è ormai il momento di definire una regolamentazione globale dei mercati finanziari per ridurre il loro ruolo di dominio sull’economia mondiale e ripristinarli come supporto degli investimenti produttivi per soddisfare le esigenze sociali.

Costituire le rappresentante sindacali aziendali

 Le rappresentanze sindacali aziendali presenti nei luoghi di lavoro sono stati espressamente riconosciute dall’articolo 19 della Legge 300/1970, o Statuto dei lavoratori. Infatti, prima le rappresentanze sindacale nei luoghi di lavoro vanno individuati nelle Commissioni Interne di cui all’Accordo interconfederale del 18 aprile 1966.

Ricordiamo che le Rappresentante Sindacali aziendali possono essere costituite in tutte le unità produttive e nelle amministrazioni in cui siano occupati più di 15 dipendenti e l’iniziativa può essere assunta, congiuntamente o disgiuntamente, dalle  associazioni sindacali firmatarie degli accordi istitutivi delle RSA, dalle associazioni sindacali firmatarie del ccnl applicato nella unità produttiva od amministrativa o da altre forme associative dei lavoratori, purchè formalmente costituite.

Secondo le regole attuali è necessario presentare le liste di candidati che sono intenzionati ad assumere il ruolo di delegato. In effetti, le liste possono essere presentate dalle associazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo di lavoro applicato nella unità lavorativa o dalle  associazioni sindacali purchè formalmente costituite e che accettino formalmente gli accordi istitutivi delle rappresentanze sindacali aziendali (RSA).

Il tribunale Lecce rigetta il ricorso per comportamento antisindacale alla CNH Italia

 Il tribunale di Lecce, Sezione Lavoro,  con ordinanza del 12 aprile 2012 relativa al ricorso della Fiom-CGIL contro la società CNH Italia per comportamento antisindacale, in particolare, per aver negato la efficacia e legittimità delle nomine dei dirigenti della rappresentanza aziendale Fiom presso l’unità produttiva di Lecce, ha di nuovo dato ragione alla Fiat.

Per espressa volontà del Tribunale, la FIOM, rappresentanza dei metalmeccanici presente in CGIL, non può vantare titoli per avere una rappresentanza sindacale all’interno dello stabilimento Cnh Italia di Lecce (Gruppo Fiat).  Infatti, la sezione lavoro del Tribunale di Lecce ha così respinto un ricorso presentato dalla federazione provinciale di Lecce della Fiom contro la società del gruppo torinese accusata di comportamento antisindacale per non avere riconosciuto la legittimità delle nomine dei dirigenti sindacali della Fiom presso lo stabilimento di Lecce.

Esodati, il governo Monti annaspa

 Sul tema degli esodati il governo pare avere idee confuse, è questa l’opinione del sindacato italiano, in particolare della CISL. Infatti, nell’ambito del convegno sulla sicurezza organizzato presso l’Auditorium della Tecnica di Roma da Confindustria, con la collaborazione e il sostegno di Inail, Federmanager e Fondirigenti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preferito limitarsi al tema della sicurezza non spingendosi sul tema caldo della riforma del mercato del lavoro.

Nel corso del convegno il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno messo a confronto le loro posizioni identificando, comunque, il solito argomento spinoso che richiede una soluzione, ossia il tema degli esodati.

Investire in prevenzione per aumentare la sicurezza sul lavoro

 Il commissario straordinario dell’Inail in un recente convegno a  coronamento del progetto “Sis” promosso dall’Istituto con Confindustria ha ribadito che la  sicurezza sul lavoro è un fenomeno primario. L’evento è stato voluto a coronamento del progetto Sis promosso dall’Istituto insieme alla confederazione di viale dell’Astronomia e in collaborazione con Federmanager e Fondirigenti. Presenti alla giornata anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

Novità sull’articolo 18 in discussione in Parlamento

 Altre novità in arrivo sull’articolo 18 in materia disciplinare-economico ; in effetti, è stato presentato un emendamento  che mira a ottenere meno poteri ai giudici in caso di licenziamenti disciplinari, più tutele in caso di licenziamenti economici per i lavoratori che devono affrontare un processo e sono arrivati alla fase dell’appello.

Sono due novità non di poco conto perché sembrano, di nuovo, mettere in discussione l’intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali nelle scorse settimane. Con questo emendamento, a firma del governo Monti, si intende modificare il disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Non solo, in tema di lavoro risultano poi presenti 800 emendamenti (300 Pdl, 150 Pd, 125 Lega, 145 Idv) presentati dai gruppi in commissione a Palazzo Madama, dove l’inizio delle votazioni dovrebbe pero’ slittare dopo il primo maggio.

I sindacati chiedono di vedere il piano industriale di Finmeccanica

 Le parti sociali chiedono di confrontarsi con la direzione industriali al fine di conoscere la situazione finanziaria di Finmeccanica perché la situazione del gruppo non deve condizionare le scelte industriali. Infatti, l‘attivo dei delegati regionali delle aziende di Finmeccanica aderenti a Fiom, Fim e Uilm che si è tenuto a palazzo Tursi ha chiesto di aprire il confronto del gruppo industriale.

In effetti, la recente approvazione del bilancio da parte del cda di Finmeccanica si è chiuso con una perdita netta di 2 mld di euro, un indebitamento di 3 mld e 443 mln e una drastica riduzione degli ordini che ha portato alla scelta di abbattere il debito con la cessione di alcuni asset per il settore energia e trasporti (Breda e Sts), con l’integrazione delle tre società Selex e la ricerca di partnership internazionali per i sistemi della Difesa (Oto Melara) e Spazio.

In arrivo l’Accordo Interconfederale sull’Apprendistato nel settore industria

 La Confindustria ed i sindacati CGIL, CISL e UIL, hanno sottoscritto, in data 18 aprile 2012, l’Accordo Interconfederale sull’Apprendistato nel settore industria.

Il testo dell’Accordo prevede che, in via sussidiaria rispetto a quanto dovrà essere disciplinato dalla contrattazione collettiva dal decreto legislativo n. 167/2011, per il contratto di apprendistato, relativamente alle assunzioni decorrenti dal prossimo 26 april2 2012, trova applicazione la nuova disciplina.

Esodati, si aspetta la trattativa

 Alla manifestazione unitaria tenuta dalle tre maggiori centrali sindacali hanno partecipato 25mila persone per protestare contro l’ultima riforma sulle pensioni che ha provocato tante disparità sociali, in modo particolare creando un limbo non meglio definito per gli esodati, ossia lavoratori che non percepiscono la pensione e, allo stesso tempo, sono fuori dagli schemi produttivi in virtù di accordi sottoscritti dai rappresentanti dei lavoratori e con Confindustria.

Infatti, ai lavoratori cui era stata promessa la pensione anticipata (dunque usciti dal mercato del lavoro) si sono visti innalzare l’età del riposo. Lavoratori che rischiano di rimanere in un limbo assurdo: senza stipendio, poi senza ammortizzatori sociali, e infine senza l’assegno previdenziale. In questa situazione si trovano, ad esempio, 5 mila lavoratori delle Poste, altrettanti di Alitalia, oppure i circa 400 dell’ex Eutelia.

Novità dal riordino complessivo della disciplina dell’apprendistato

 L’accordo è stato siglato lo scorso 28 marzo 2012 e prevede il riordino l’accordo di riordino complessivo sulla disciplina dell’apprendistato tra Confesercenti e le organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil. Infatti, l’accordo, in coerenza con le linee del nuovo Testo unico sull’apprendistato (D. L.vo n. 167/2011), prevede, per specifiche figure professionali analoghe a quelle artigiane, durate diversificate e percorsi formativi ad hoc in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e dei lavoratori.

In base all’articolo 1 le parti convengono che il numero di apprendisti che il datore di lavoro ha facoltà di occupare alle proprie dipendenze non può superare il 100 per cento dei lavoratori specializzati e qualificati in servizio. Non solo, il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne abbia in numero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non superiore a 3.

Per i licenziamenti economici ingiustificati per la CGIL occorre il reintegro

 È stata presentata da parte della maggiore organizzazione sindacale italiana una memoria all’audizione al Senato sul Ddl di riforma del mercato del lavoro. Ecco tutte le critiche e le proposte su articolo 18, ammortizzatori sociali e precarietà.

La CGIL ha fatto sapere che sul disegno di legge presentato dal Governo Monti, e attualmente fermo in discussione in commissione lavoro al senato, in sede di audizioni che il lavoro

presentato dal Governo contiene nei capitoli relativi a tipologie di impiego, politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali numerose e negative modifiche sia rispetto ai risultati del confronto svolto con le forze sociali che al documento approvato dal Consiglio dei ministri del 23 marzo