Stando a quanto è stato rivelato da parte di un’indagine che è stata portata a termine da parte di Reverse, un’azienda internazionale che si occupa di consulenza, ecco che i lavoratori, ma pure tante aziende sono assolutamente d’accordo nel rispettare delle linee guida uniche in riferimento allo smart working e mantenerlo come valida soluzione anche per i prossimi anni.
Smartworking
Smartworking, così aumenta lo stress per i precari
Una ricerca che è stata portata avanti da parte di un gruppo di studiosi dell’Università de La Sapienza ha messo in evidenza un aspetto decisamente interessante, ovvero che, nel corso della fase in cui c’è stato il lockdown, in piena emergenza legata alla pandemia ovvero, tutti quei lavoratori che sono rimasti confinati a lavorare da remoto sono riusciti a mitigare molto più facilmente i sentimenti di paura, così come di preoccupazione per via di aspettative decisamente positive in riferimento al futuro. Al contrario, chi aveva un contratto in bilico o, in ogni caso, la situazione della propria azienda non era particolarmente rosea, ha vissuto tale periodo in modo decisamente più stressante.