Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali comunica che è disponibile il testo del primo Programma d’azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità in attuazione della legislazione nazionale e internazionale, ai sensi dell’art. 5, co. 3, della Legge 3 marzo 2009, n. 18. Il programma è stato approvato in sessione plenaria dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
soggetti disabili
Eliminare la burocrazia per malati cronici e disabili
L’idea è buona, la burocrazia, infatti, rappresenta uno strumento che a volte è perfettamente inutile e mortifica le persone, specie se sono malati cronici o disabili.
Il Ministero della salute, con il decreto del 23 novembre 2012 avente come oggetto “Definizione del periodo minimo di validità dell’attestato di esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie” e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 33 dell’8 febbraio 2013, ha modificato il regime del rinnovo degli attestati di esenzione dal ticket per malati cronici e disabili; infatti, il Ministero, di intesa con le Regioni e Province autonome, il periodo minimo di validità dell’attestato, fissando in molti casi una durata illimitata.
In arrivo il nuovo Piano d’azione biennale sulla disabilità
Grazie all’approvazione da parte dell’Osservatorio sulla disabilità, un organismo previsto dalla Convenzione Onu e in carica dal 16 dicembre 2010, del Piano d’azione per la promozione dei diritti delle persone con disabilità anche se, in realtà, occorrerà aspettare al vaglio del Consiglio dei Ministri e dalla Conferenza Unificata, per poi essere adottato come Decreto del Presidente della Repubblica.
Al via la nuova disciplina per gli alunni disabili
Già diverse componenti sociali hanno battezzato questo corso come la via italiana all’inclusione scolastica ponendo in evidenza un nuovo modello nell’Unione Europea, visto che risponde alle mutate condizioni sociali ed economiche del nostro Paese.
Sono stati quantitficati in circa 500 mila gli alunni con disturbi del comportamento o dell’attenzione, sindrome di Asperger e quoziente intellettivo appena sopra il limite, non tutelati dalla legge 104 né dalla 170.
In arrivo l’ennesima manovra finanziaria del Governo Monti
È vero, non si deve più parlare di legge finanziaria ma di Legge di Stabilità, anche se poi la sostanza è sempre quella. Il Governo Monti ha finalmente deciso di licenziare la sua proposta definendo uno schema che, per la maggior parte dei soggetti coinvolti, non soddisfa. I temi toccati sono tanti, ma quelli che riguardano, direttamente o indirettamente, la materia lavoro, possono essere così riassunti.
Rettifica dal Ministero del Lavoro sulle sanazioni sul collocamento dei non vedenti
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha disposto una rettifica al decreto di adeguamento delle sanzioni relative al collocamento dei centralinisti non vedenti.
Infatti, la Direzione Generale per le politiche dei servizi per il lavoro ha pubblicato il Decreto direttoriale n. 212 dello scorso 3 settembre 2012 che dispone la rettifica del Decreto Direttoriale n. 181 del 24 luglio 2012 a proposito dell’adeguamento delle sanzioni relative al collocamento dei centralinisti non vedenti così come prevede la legge n. 113 del 23 marzo 1985.
Audizione in Parlamento sull’invalidità civile
I rappresentanti dei patronati aderenti al Cepa – ovvero inas, Inca, Ital e Acli – sono stati sentiti dalla Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato, in merito alle nuove procedure telematiche per il riconoscimento dell’invalidità civile, introdotte con la legge n. 102/2009.
I Patronati hanno ribadito la carenza, anche due anni dall’entrata in vigore della legge, di una vera applicazione delle norme; in effetti, la nuova legge avrebbe dovuto garantire rapidità e trasparenza nelle modalità di riconoscimento dello stato di invalidità civile, handicap e disabilità. In realtà, si è dovuto denunciare disagi a cui i disabili e/o i loro familiari sono stati sottoposti per difficoltà riconducibili esclusivamente a ingiustificate e persistenti lacune operative.
La legge quadro sull’handicap
La legge 5 febbraio 1992 n. 104, anche conosciuta come legge quadro sull’handicap, riconosce diversi benefit a favore di lavoratori o familiari di persone con disabilità.
Infatti, a titolo di esempio, è possibile ricordare che all’articolo 6, in materia di prevenzione e diagnosi precoce, si prevedono interventi per la prevenzione e la diagnosi prenatale e precoce delle minorazioni si attuano nel quadro della programmazione sanitaria di cui agli artt. 53 e 55 della L. 23.12.78 n. 833 e successive modificazioni .
L’articolo 7, in tema di cura e riabilitazione, si prevede la possibilità di realizzare programmi che prevedano prestazioni sanitarie e sociali integrate tra loro coinvolgendo la famiglia e la comunità. Il servizio sanitario nazionale tramite le strutture proprie o convenzionate assicura gli interventi riabilitativi e ambulatoriali, a domicilio o presso i centri socio-riabilitativi ed educativi a carattere diurno o residenziale.
Il programma 2012 per le verifiche dell’invalidità civile
L’Inps, con messaggio n. 6796 del 19 aprile 2012, in conformità al dettato normativo, informa che procedendo anche nell’anno in corso all’attuazione di un piano di verifiche nei confronti dei titolari di benefici di invalidità civile, sordità, cecità civile ed handicap. Il programma di verifiche straordinarie dell’anno 2012 comprenderà anche l’accertamento della permanenza dei requisiti di legge previsti dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992 (assistenza permanente e continua in relazione alla riduzione dell’autonomia personale) e prevede la gestione automatica, prima della scadenza, della convocazione a visita di tutti i titolari di prestazioni economiche di invalidità civile, cecità civile e sordità.
Le verifiche della 104/92
In merito alle modifiche introdotte alla disciplina in materia di congedi e permessi per l’assistenza a disabili in situazione di gravità ricordiamo che, sempre in base al decreto legislativo n. 119 del 18 luglio 2011, le istanza pervenute prima di tale data e ancora in fase di istruttoria dovranno essere riesaminate, tenendo conto delle novità introdotte.
In particolare, per quanto concerne il congedo straordinario o di permessi ex lege 104/92, si dovranno riesaminare le domande pervenute da genitori, figli e fratelli di soggetti disabili in situazione di gravità nonché quelle presentate da un familiare diverso da quello già titolare dei permessi ex lege 104/92 (a meno che non si tratti dei genitori) per l’assistenza allo stesso soggetto con disabilità in situazione di gravità.
Le donne nel lavoro ancora troppo discriminate
L’Anmil ha voluto sollevare un problema fondamentale presente nel mercato del lavoro e lo fa in occasione dell’8 marzo, ossia sono ancora presenti troppe discriminazioni per le donne che lavorano.
Anche se da un punto di vista prettamente giuridico esiste una completa parità tra uomini e donne, nel campo del lavoro questo non è vero perché sono ancora presenti troppe fasce di discriminazioni: dalle difficoltà quotidiane nella conciliazione degli impegni familiari e professionali ai tanti infortuni in itinere, da un sistema di tutele carente alle difficoltà di reinserimento per le disabili.
L’Anmil, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, nel Rapporto “Donne, lavoro e disabilità: fra sicurezza e qualità della vita” presentato a Roma ribadisce l’emergenza sociale perché le donne possono ben rappresentare la fascia debole del sistema perché si trovano continuamente a dover conciliare i tempi della vita familiare con quelli professionali fino ad arrivare a scontare una discriminazione “di genere” ancora fortemente trascurata sul piano delle tutele.
Chiarimenti Inps sulla disciplina congedi e permessi per l’assistenza a disabili
L’Inps, con la circolare n. 32 dello scorso 6 marzo 2012, ha chiarito l’importante disciplina sui congedi e permessi per l’assistenza a disabili in situazione di gravità.
Ricordiamo che il decreto legislativo 119 del 18 luglio 2011, entrato in vigore l’11 agosto 2011, ha apportato modifiche alla normativa relativa ai congedi ed ai permessi per l’assistenza alle persone in situazione di disabilità grave, in particolare per quanto riguarda il prolungamento del congedo parentale. Il nostro Istituto previdenziale, allo scopo di chiarire le modifiche introdotte, precisa che alla madre lavoratrice o in alternativa al padre lavoratore, per ogni minore disabile in situazione di gravità, per un periodo massimo di tre anni, anche se il bambino è ricoverato a tempo pieno presso istituti specializzati, e nella ridefinizione dei criteri e delle modalità per la concessione del congedo straordinario.
La tutela della 104/92 sul trasferimento della sede di lavoro
Il Giudice del lavoro del Tribunale di Matera con decisione n.540 pubblicata il 6 febbraio 2012 ha definito una questione che fa riferimento alla tutela riconosciuta dalla legge n.104/92 ai lavoratori dipendenti, in rapporto alla normativa della legge Brunetta sulla competenza dei dirigenti pubblici in materia di organizzazione e gestione del personale.
La legge 104/92 è stata recentemente modificata dall’articolo 34 della legge 193/2010 inserendo alcune variazioni al comma 2 dove ora si stabilisce che il lavoratore che presta assistenza, oltre al coniuge, a parenti o affini del disabile entro il secondo grado in condizione di gravità, ha diritto a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.
La nuova ripartizione delle risorse per i lavoratori disabili
Il decreto del Ministero Lavoro 27 ottobre 2011, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.44 del 22 scorso, dispone la modifica ed abrogazione del decreto 4 febbraio 2010 concernente i criteri e le modalità di ripartizione delle disponibilità del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, di cui alla legge n.68-99. Il decreto risponde nell’ottica delle disposizioni contenute nel regolamento CE n. 800/2008 della Commissione edefinisce i criteri e le modalità per la ripartizione fra le regioni e le province autonome delle disponibilità del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili.
In base all’articolo 2 il riparto del Fondo è effettuato entro il 30 aprile di ciascun anno dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, proporzionalmente alle richieste di contributo presentate dai datori di lavoro privati che hanno effettuato assunzioni a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 12-bis, comma 5, lettera b) e dell’art. 13, comma 1, lettere a), b) della legge n. 68/1999, nell’anno antecedente al provvedimento di riparto, e quelle relative agli interventi di cui alla lettera d) dell’art. 13.