L’INPS, attraverso la circolare n. 8 del 10 gennaio 2013, informa che il trattamento di fine servizio dei direttori generali, amministrativi o sanitari di un’azienda sanitaria locale o di un’azienda ospedaliera, dovrà essere calcolato tenendo conto del trattamento economico corrisposto per l’incarico conferito entro i limiti del massimale annuo della base contributiva valevole per i dirigenti delle aziende industriali, rivalutato annualmente sulla base dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
Trattamento di Fine Rapporto
Accantonamento TFR in azienda: utile per datori lavoro e lavoratori
La normativa sul Trattamento di Fine Rapporto penalizza datori di lavoro e dipendenti. In effetti, la riforma del TFR ha sottratto alle aziende un’importante forma di autofinanziamento con il solo scopo di rimpinguare le casse erariali: nel 2007, infatti, le imprese sono state sottoposte ad un notevole prelievo. E di qui, alla carenza di liquidità il passo è breve.
Tfr: scelta destinazione in caso di riassunzione presso un nuovo datore
Il lavoratore che, in seguito a licenziamento o dimissioni, viene riassunto da un nuovo datore di lavoro, deve scegliere la destinazione del Tfr entro 6 mesi dalla data della nuova assunzione e provvedere all’eventuale trasferimento della sua posizione da un fondo pensione all’altro oppure al riscatto della sua posizione.
Trattamento fine rapporto: scelta di assegnazione Tfr per i contratti inferiori a 6 mesi
La scelta di assegnazione del trattamento fine rapporto in caso di contratti inferiori a 6 mesi merita un discorso a sé. Infatti, il lavoratore può scegliere fra le opzioni possibili quella più adatta al suo caso, ma deve soprattutto valutare tempi ed effetti della sua scelta: in caso di contratto inferiore a 6 mesi o a 3 mesi, ad esempio, o di riassunzione presso un nuovo datore.
Tfr: quote di trattamento di fine rapporto presso il datore di lavoro
Il lavoratore può scegliere di lasciare le quote del Tfr presso il datore di lavoro, ma solo le quote di trattamento di fine rapporto che maturano dopo l’opzione o dopo l’attivazione del silenzio assenso per mancata comunicazione da parte del lavoratore. Le quote di Tfr maturate prima dell’esercizio dell’opzione restano presso il datore di lavoro.
Tfr: previdenza integrativa, Fondo contratto collettivo o FondInps. Opzioni da valutare
Il lavoratore può scegliere fra due opzioni: destinare il trattamento di fine rapporto ad un fondo di previdenza integrativa o lasciare il Tfr in azienda, con l’obbligo di comunicare la scelta entro 6 mesi dall’assunzione, altrimenti scatta il silenzio assenso e il versamento al Fondo pensione previsto dal contratto collettivo o al FondInps.
Il recupero delle informazioni TFR 2012 da parte dell’Inps
L’Inps, attraverso il messaggio n. 20195 del 7 dicembre 2012 avente come oggetto “Recupero informazioni TFR 2012 per le imprese creditizie, finanziarie e strumentali”, informa la sua utenza che sono in corso di acquisizione i dati comunicati nei flussi UniEmens finalizzato anche alle eventuali operazioni di recupero delle somme confluite al Fondo di Tesoreria per le imprese destinatarie.
Tfr: versamento acconto imposta sostitutiva 2012, chiarimenti
-
Ormai al traguardo, per i datori di lavoro, il versamento per l’acconto dell’imposta sostitutiva dell’11% sui rendimenti del trattamento di fine rapporto (TFR) dei dipendenti, accantonati al 31 dicembre 2012. Torniamo sul tema, per ragguagliarvi sugli adempimenti da compiere e sulle novità più recenti.
Imposta sostitutiva su rivalutazioni Tfr, in scadenza il 17 dicembre
Scade il 17 dicembre il termine entro il quale i datori di lavoro possono versare l’acconto dell’imposta sui rendimenti del trattamento di fine rapporto dei dipendenti: è la quota d’acconto dell’imposta sostitutiva dell’11% sulle rivalutazioni del trattamento di fine rapporto accantonate per i dipendenti al 31 dicembre 2012.
Dall’Inps la consultazione online per gli iscritti della Gestione ex Inpdap
L’Inps presenta un nuovo servizio riservato agli iscritti della Gestione ex Inpdap; infatti, è possibile ora presentare e consultare per via telematica, e in modo esclusivo, le istanze per le prestazioni pensionistiche previdenziali insieme alla posizione assicurativa: la notizia è stata data attraverso la circolare n. 131 del 19 novembre 2012.
Tfs per gli statali, calcolo anzianità maturata entro dicembre 2010
Per il calcolo del trattamento di fine servizio (Tfs) dei dipendenti pubblici si applicheranno ancora le regole in vigore al 31 dicembre 2010. Così chiarisce l’Inps.
Tfs, riliquidazione al posto dei Tfr: istruzioni Inps
Ripristinato il trattamento di fine servizio (Tfs) al posto del trattamento di fine rapporto (TFR), si calcolano le riliquidazioni dei dipendenti pubblici.
Chiarimenti sulle indennità ex Inpdap
L’Inps, attraverso la circolare n. 123 del 18 ottobre 2012, fornisce alcuni chiarimenti sull’erogazioni dei trattamenti ex Inpdap di fine servizio (indennità di buonuscita e indennità premio di servizio) e del trattamento di fine rapporto, il trasferimento dei montanti contributivi di previdenza complementare e sull’erogazione dell’indennità di morte dell’assicurazione sociale vita.
Il cambio del Fondo in caso di previdenza integrativa
Esiste il limite dei due anni; in effetti, un iscritto ad un fondo complementare che nel caso avesse la necessità di trasferire il capitale maturato verso un fondo differente ha la possibilità di farlo al patto che abbia trascorso almeno due anni al fondo cedente.