L’Università La Sapienza di Roma ha dato il via al bando di 1.006 posti di dottore di ricerca per il prossimo triennio, da occuparsi all’interno di 75 corsi di laurea: considerando che la scadenza dei termini per l’invio delle domande è oggi, cerchiamo di riepilogare rapidamente quali sono tutte le principali caratteristiche di questo utile processo di selezione.
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Assegni di ricerca, concorso all’Università Roma Tre
L’Università di Roma Tre ha indetto un concorso pubblico per attribuire ai candidati più meritevoli 15 assegni di ricerca. I compiti hanno durata annuale e riguardano differenti settori disciplinari, tra cui Biologia, Fisica, Italianistica, Linguistica, Matematica, Informatica e Automazione, Ingegneria Meccanica e Industriale, Progettazione Educativa e Didattica, Scienze Aziendali, Scienze dell’Educazione, Strutture, Studi Urbani, Scienze Geologiche. Per poter partecipare i candidati devono possedere il titolo di dottore di ricerca oppure possono avere anche soltanto la laurea ma un curriculum scientifico professionale che li faccia ritenere idonei a svolgere attività di ricerca.
Ingegnere biomedico: chi è e cosa fa
Nel nostro Paese è possibile diventare ingegnere potendo avere sbocchi occupazionali in settori dove al centro viene messa la salute dell’uomo e non i numeri e le formule matematiche. Stiamo parlando della figura dell’ingegnere biomedico, il cui corso di laurea triennale è attivo a Roma presso l’Università Campus Bio-Medico della Capitale. Come ogni laurea in ingegneria che si rispetti, trattasi di un percorso di studi tanto impegnativo quanto gratificante, con un esame di ammissione ed un numero di crediti complessivi pari a 180. La figura dell’ingegnere biomedico è fondamentale per il campo dei servizi di assistenza medica e della strumentazione utilizzata nelle strutture sanitarie, visto che alla fine del percorso di studi il laureato deve essere in grado di comprendere il funzionamento ma anche progettare la strumentazione che si utilizza in campo clinico.