Nella Regione Lombardia, in accordo con quanto pubblicato l’1 giugno scorso sul Burl numero 22, vengono attualmente promossi i processi di brevettazione attraverso l’erogazione, a favore delle PMI, ed attraverso la formula dei voucher, di contributi per l’innovazione e per la ricerca. Trattasi, nello specifico, di una misura che l’Amministrazione regionale, assieme alle Camere di Commercio lombarde, ha avviato sulla base degli impegni che sono stati assunti nell’ambito dell’Accordo di Programma per lo Sviluppo Economico e la Competitività del Sistema Lombardo. Ci sono a disposizione complessivamente ben 8 milioni di euro di contributi con le domande da presentare in via esclusivamente telematica entro e non oltre le ore 12 del 30 dicembre del 2011.
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Voucher per la formazione dei disoccupati in Liguria
Nella Regione Liguria, su proposta di Pippo Rossetti, l’Assessore all’istruzione, alla formazione ed all’università, la Giunta ha dato il via libera ad un’importante misura che, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 1,5 milioni di euro, a valere sull’anno 2011, e sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, mira a concedere voucher, fino ad un valore unitario pari a 6.000 euro ciascuno, per la formazione continua di lavoratori occupati e disoccupati. In particolare, la misura è accessibile da parte di lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, ma anche laureati e diplomati occupati, nonché laureati disoccupati per l’offerta formativa presente sul sito www.altaformazioneinrete.it, quello dove è presente l’apposito catalogo interregionale. I termini per la presentazione delle domande si sono aperti il 4 luglio scorso e si chiuderanno il 4 agosto del 2011.
Lavoro estivo: progetto per i giovani a Lodi
Grazie ad un accordo tra la Confcommercio locale, l’Amministrazione comunale, e l’Ente Bilaterale per il terziario ed il turismo, nel Comune di Lodi i giovani, nella stagione più calda dell’anno, potranno sfruttare l’opportunità di lavorare per pagarsi le vacanze o gli studi. A darne notizia è stata nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale nel precisare come sarà promosso a favore dei giovani il lavoro estivo attraverso l’utilizzo dello strumento dei voucher, ovverosia i buoni lavoro. In questo modo da un lato i giovani potranno guadagnare e magari iniziare a prendere dimestichezza con il mondo del lavoro, e dall’altro realtà territoriali come gli esercizi pubblici, le imprese del terziario e quelle della ristorazione, potranno rafforzare i propri organici in un periodo come quello estivo caratterizzato da una forte richiesta di manodopera temporanea.
Il bonus di conciliazione, un nuovo sistema di sostegno alla famiglia
L’idea è abbastanza semplice: offrire un sistema incentivi che permette di rispondere alle reali esigenze delle famiglie dei lavoratori allo scopo di conciliare le singole esigenze soddisfacendo l’esigenza del datore di lavoro con le realtà familiari.
In effetti, con i bonus di conciliazione si intende, per così dire, conciliare le responsabilità familiari con quelle professionale attraverso impegni diretti in una migliore organizzazione del lavoro.
Il tema è abbastanza particolare perché, se lo Stato offre un quadro normativo, sono le singole regioni o gli enti locali, magari con l’apporto con le realtà lavorative, che si devono preoccupare di predisporre tutte le misure necessarie; in effetti, con i voucher per servizi di conciliazione, si riesce ad offrire un sostegno economico sulla base della composizione del nucleo familiare e del numero di componenti a carico del lavoratore.
Inps, nuovo messaggio sui voucher
L’Inps ha deciso di modificare alcune disposizioni sull’utilizzo dei buoni lavoro, i cosiddetti voucher, e sulle relazioni tra l’Istituto stesso e i tabaccai.
Infatti, l’Inps, con messaggio n. 12578 del 9 giugno 2011, ha deciso di apportare alcuni cambiamenti sull’uso dei voucher per lavoro occasionale di tipo accessorio e sui rapporti sulle strutture erogatrici del servizio, ovvero i tabaccai.
Il servizio gestito dal maggiore istituto previdenziale del settore privato è articolato tanto da offrire, oltre ad un sistema di accredito, anche un meccanismo di acquisto e riscossione attivato fin dal maggio del 2010 presso tutte le tabaccherie abilitate iscritte alla Federazione Italiana Tabaccai estendendo progressivamente l’utenza e i servizi erogati.
Voucher Regione Sardegna per la formazione dei disoccupati
Su proposta di Franco Manca, Assessore al Lavoro, ed in linea con quanto previsto nella Legge Finanziaria regionale per l’anno in corso, in Sardegna sono state stanziate risorse pari a 10 milioni di euro per favorire i processi di formazione dei lavoratori sardi disoccupati. A darne notizia nei giorni scorsi è stata proprio l’Amministrazione regionale nel precisare come le risorse saranno concesse attraverso la distribuzione di “buoni formazione“, ovverosia dei voucher, per attivare, avviare e sostenere i tirocini formativi dei lavoratori sardi disoccupati o inoccupati, di tutti i Comuni sul territorio, presso le imprese private. Per ogni lavoratore che partecipa ai tirocini, la cui durata è pari a sei mesi e con orari pari all’80% del contratto di riferimento dell’impresa dove si svolge, la Regione Sardegna offre una “borsa di formazione” pari a 500 euro al mese a patto di non beneficiare di ammortizzatori sociali.
Voucher lavoro giovani: opportunità estive in campagna
Piuttosto che, al termine della scuola, oziare e non fare nulla, a partire da mercoledì prossimo, 1 giugno 2011, i giovani potranno lavorare in campagna per la raccolta di frutta prima, e per la vendemmia poi, attraverso lo strumento del lavoro occasionale accessorio remunerato con i voucher. A metterlo in risalto è stata la Coldiretti nel sottolineare come siano all’incirca 200 mila i giovani che quest’anno potranno lavorare in agricoltura sfruttando lo strumento dei buoni lavoro che, lo ricordiamo, permette anche la maturazione dei contributi Inps ai fini previdenziali. Il giovane, in particolare, può lavorare nei campi a partire da dopodomani a patto che abbia un’età compresa tra i 16 ed i 25 anni, e che risulti essere regolarmente iscritto ad un ciclo di studi. Quella del lavoro con i voucher, quindi, può rappresentare un’opportunità da non perdere anche per gli studenti universitari che, in questo modo, possono mettere da parte i soldi per pagare le tasse e/o acquistare i libri in concomitanza con il prossimo anno accademico.
Voucher lavoro accessorio nel turismo, accordo con le associazioni di categoria
Via libera, nel settore turistico, ad un importante accordo che è stato siglato tra Italia Lavoro e le associazioni di categoria del comparto del turismo, tra cui anche la Federalberghi. Trattasi di un accordo molto importante in quanto da un lato mira alla semplificazione ed al sostegno dell’occupazione, e dall’altro punta ad incrementare sia la flessibilità nel lavoro, sia l’occupazione regolare proprio attraverso l’utilizzo e l’accesso allo strumento dei voucher. Nel complesso l’intesa, in accordo con quanto riportato dalla Federalberghi, risponde ai fabbisogni occupazionali delle imprese del turismo e, contestualmente, promuove una semplificazione ed uno snellimento proprio per quel che riguarda la gestione dei voucher destinati a creare lavoro a favore di soggetti quali i disoccupati, gli inoccupati e coloro che risultano essere percettori di sostegno al reddito.
Voucher lavoro: nuovo Bando nel Comune di Cuneo
E’ stato pubblicato, nel Comune di Cuneo, il nuovo Bando attraverso il quale l’Amministrazione comunale ha avviato la ricerca di personale che, al fine di svolgere prestazioni di lavoro occasionale, potrà essere remunerato con i voucher, ovverosia con i cosiddetti buoni lavoro. Per accedere alla misura i richiedenti in possesso dei requisiti dovranno presentare la domanda entro e non oltre il 2 maggio del 2011, con l’Avviso pubblico ed il relativo modulo di domanda che sono già visionabili e scaricabili dal sito Internet del Comune di Cuneo, www.comune.cuneo.gov.it. Le prestazioni di lavoro pagate con i voucher, lo ricordiamo, offrono la copertura non solo contributiva, ma anche assicurativa ai fini dell’Inail; in particolare, per ogni 20 euro lordi di paga sono 15 gli euro netti che vanno in tasca al lavoratore occasionale.
Milleproroghe, modifiche sull’esonero e sul lavoro accessorio
Il decreto Milleproroghe ha apportato diverse modifiche in materia di lavoro e in particolare ha ribadito alcune considerazioni a proposito dell’esonero dal servizio per i dipendenti pubblici e sul lavoro accessorio per i titolari di sostegno del reddito.
In effetti, l’articolo 2, in particolare al comma 54 della legge n. 10/2011, del decreto Milleproroghe è intervenuto sull’articolo 72, comma 1, della legge n. 133/2008 prevedendo anche per gli anni 2012, 2013 e 2014 la possibilità per i dipendenti pubblici di essere esonerati dal servizio nel quinquennio precedente il raggiungimento dell’anzianità massima contributiva, con domanda di esonero da presentarsi entro il 31 marzo di ogni anno.
Dalle disposizioni rimane escluso il personale scolastico.
Il Legislatore ha, poi, introdotto un comma, 1-bis, nel quale si stabilisce che i posti resisi vacanti ai sensi del comma 1, non sono reintegrabili negli anni nei quali può essere presentata la richiesta di esonero.
Voucher lavoro occasionale: progetto Vo.La nella Regione Lazio
Si chiama “Nel Lazio il lavoro Vo.La – Voucher Lazio“, ed è una campagna dell’Amministrazione regionale per promuovere il lavoro occasionale regolamentato attraverso l’utilizzo dei buoni lavoro al fine di contrastare il lavoro sommerso e, quindi, far emergere quello irregolare. L’iniziativa, nello specifico, prevede, per ogni 10 voucher acquistati da datori di lavoro, e destinati a lavoratori occasionali domiciliati o residenti nella Regione Lazio, il rimborso da parte della Regione di 1 buono lavoro. In questo modo l’Amministrazione regionale mira a contribuire al rilancio dell‘economia regionale, con particolare riferimento all’agricoltura, sostenendo nello stesso tempo le fasce più deboli della popolazione, ed in particolare dei giovani lavoratori affinché questi possano iniziare a costruirsi un futuro assicurativo e previdenziale. I buoni lavoro, infatti, per ogni 10 euro di paga lorda prevedono l’erogazione di un netto di 7,50 euro al lavoratore, ed i restanti 2,50 euro, al netto del costo del servizio, vanno a coprire l’infortunistica con l’Inail e la previdenza con l’Inps.
Il lavoro accessorio e occasionale, ulteriori precisazioni sui criteri identificativi
Il legislatore, nelle recenti decisione, ha disposto che anche le collaborazioni con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi, o di solidarietà e dell’impresa familiare di cui all’art. 230 bis del codice civile, limitatamente al commercio, al turismo e ai servizi possono rientrare tra la fattispecie del lavoro occasionale e accessorio.
Ricordiamo che il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità alla qualità del lavoro prestato.
Voucher lavoro occasionale: il punto nel Friuli Venezia Giulia
Nello scorso mese di febbraio, nella Regione Friuli Venezia Giulia, l’utilizzo dei voucher per il lavoro occasionale accessorio ha toccato la quota dell’11,6% del totale nazionale. Ad annunciarlo è stata Angela Brandi, assessore al Lavoro della Regione Friuli Venezia Giulia, sottolineando inoltre come, rispetto ai 75.050 voucher di febbraio 2011, la quota sia destinata ad aumentare nel prossimi mesi. Al primo posto per utilizzo, su scala provinciale, nel mese di febbraio a svettare è stata Udine con oltre 42 mila voucher, ed a ruota Pordenone, Gorizia e Trieste con quasi 6.700 voucher. Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia, così come previsto dalla normativa sui buoni lavoro, ad approfittare del lavoro occasionale con i voucher sono stati i giovani studenti, i pensionati ed i percettori di sostegno al reddito, ovverosia, tra gli altri, i lavoratori in cassa integrazione.
Piano famiglia: proroga Bando in Provincia di Pescara
In provincia di Pescara, ed in particolare nel Comune di Montesilvano, l’Amministrazione ha reso noto giovedì scorso, 3 marzo 2011, d’aver prorogato il Bando relativo al “Piano Famiglia“, una misura di sostegno ai nuclei familiari ma improntata anche alla solidarietà sociale. Nel dettaglio, ai fini della presentazione delle domande, l’Amministrazione comunale ha riaperto i termini fino a venerdì 18 marzo 2011 con la possibilità, per gli over 60 residenti, di partecipare anche se negli ultimi tre anni non hanno versato alcuna imposta ai fini Irpef. Con il “Piano Famiglia” si punta nel Comune di Montesilvano ad aiutare la famiglie più in difficoltà, magari con problemi di natura occupazionale, attraverso l’erogazione di un contributo, sotto forma di voucher, che ha un valore nominale pari a 200 euro, e che può essere utilizzato sia per l’acquisto di beni di prima necessità, sia per i prodotti parafarmaceutici e farmaceutici.