Le casse professionali sono in prima linea per sostenere i propri iscritti e di queste di certo l’EPPI, o l’Ente di Previdenza dei Periti Industriali, concede dei contributi economici di natura assistenziale allo scopo di gfavorire i propri associati che hanno subìto danni dal recente sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e la zona di confine con la Lombardia.
Grazie a questa possibilità, l’Eppi interviene direttamente ad offrire un sussidio agli iscritti che possono dimostrare di avere avuto danni alla propria abitazione principale o allo Studio professionale, ma non solo; infatti, l’Ente previdenziale arriva anche a concedere un contributo economico in caso di interruzione della propria attibvità professionale.
In base alle comuninazione dell’Istituto, è possibile ottenere un cotributo di 5000 euro, contributo una tantum, per le necessità inmnmediate o ricorrere ad un contributo che copre fino al 50% dei danni all’abitazione principale o allo studio, fino ad un massimo di 15000 euro. In realtà, esiste anche una terza possibilità, ossia ottenere un contributo di 25mila euro qualora l’evento di protrae per un periodo superiore a 60 giorni.
Per ottenere questo particolare contributo occorre tenere conto del reddito mensile medio rispetto al precedente storico di tre anni moltiplicando l’importo per il numero dei mesi stabiliti dal Consiglio dell’Eppi.
Supponiamo che la diminuzione del mercato del lavoro si è protratta per tre mesi e visto che il reddito mensile medio dell’iscritto è di 3.500,00 euro, all’iscritto l’Eppi concederà 10.500,00 euro.
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È anche opportuno ricordare che per accedere a questi contributi è necessario che il richeidente disponga di un reddito ai fini Irpef conseguito nell’anno precedente entro i 60mila euro, l’Eppi consente di cumulare i contributi pubblici concessi, ma fino a raggiungere il costo necessario per la riparazione o per la nuova acquisizione dei beni danneggiati.