Il nuovo tirocinio retroattivo diventa una prassi per gli avvocati. Dopo la nota decisione dell’Ordine di Firenze e di Rimini, anche l’Ordine di Roma ha infatti optato per una decisione che va decisamente contro il parere del ministero della giustizia, confermando che la norma sulla durata dei 18 mesi del periodo di pratica si applica anche a quei praticanti iscritti prima della data del 1 gennaio 2012.
In altri termini, sempre più Consigli territoriali stanno scegliendo di assumere una posizione contraria a quella ministeriale, dando spazio alla generazione di una prassi che potrebbe rendere più confuso lo scenario in merito, a meno che il ministero non proceda di dare una nuova determinazione in merito.
Per il momento, pertanto, i praticanti di tutti gli ordini professionali che hanno iniziato il tirocinio prima del 24 gennaio scorso sono in uno stato intermedio. Chi ha già ricevuto il certificato di compiuta pratica potrebbe infatti potenzialmente vederselo revocato. Ne conseguirebbe, come prevedibile, un corposo ricorso in tribunale amministrativo regionale.
► NUOVO TIROCINIO: RETROATTIVO O NO?
“Il Consiglio ritiene” – si legge nella decisione deliberata dall’Ordine di Roma – “di confermare, salvo diversa disposizione di legge, la propria precedente delibera che ha stabilito di applicare le norme sulla durata dei diciotto mesi del periodo di pratica anche ai praticanti iscritti precedentemente al 1 gennaio 2012, poiché l’ipotesi contraria determinerebbe una evidente disparità di trattamento in violazione dei principi costituzionali”.
“I rischi per gli iscritti” – aggiunge il presidente Sergio Paparo – “sono che le commissioni d’esame, qualora sollecitate, possano pretendere di sindacare sul rilascio del certificato di compiuta pratica. In questo caso i singoli potrebbero impugnare il bando e sarebbe il caos”.
Continueremo a informarvi su questo delicato tema anche nel corso dei prossimi mesi, sebbene ci attendiamo una scelta univoca e chiarificatrice già nelle prossime settimane.