Nel corso dell’anno 2011 nella regione Toscana gli infortuni sul lavoro diminuiscono del 4.4%, un dato piccolo ma significativo sul fronte della sicurezza sul lavoro. Il dato è interessante visto che, in base al Rapporto annuale Inail presentato a Firenze presso Villa Tornabuoni Lemmi, si sono registrati 52 casi mortali, cinque in meno dell’anno precedente, mentre, al contrario, le denunce di malattia professionale sono aumentate di quasi un quarto.
In termini assoluti sono 59.261 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel 2011, 2.732 in meno di quelle del 2010, mentre le tecnopatie sono aumentate del 54% visto che le denunce sono state 5.843 malattie professionali, il 24% in più rispetto alle 4.726 del 2010, con un incremento particolarmente consistente in agricoltura (+54%).
Al contrario, Pisa ha registrato l’aumento percentuale più consistente, raggiungendo il +65% con 1.162 casi.
La patologia più frequente registrata in Toscana è quella delle affezioni osteo-articolari, pari al 65% del totale, seguita dall’ipoacusia da rumore. Come sottolineato dal direttore regionale dell’Inail, Bruno Adinolfi, il rapporto tra malattie professionali e infortuni sul lavoro in Toscana è passato da 1 a 33 nel 2007 a 1 a 12 nel 2011.
Il Rapporto presentato dall’Inail della regione Toscana ha anche posto in evidenza che risultano in diminuzione gli infortuni legati al “rischio strada”. Infatti, gli infortuni stradali avvenuti in occasione di lavoro nel 2011 sono stati 4.432, in diminuzione dell’11% rispetto all’anno precedente, quando si erano verificati 4.971 casi.
Aspetto interessante è che il calo registrato in Toscana supera quello rilevato a livello nazionale con un valore pari all’8%. Altra diminuzione è quella legata agli infortuni in itinere con una percentuale pari al 5%: un risultato che risulta essere inferiore alla diminuzione media del 7% del dato nazionale.
Il decremento degli infortuni sul lavoro presenta una flessione pari al 4.7% nel comparto industriale con 53.003 casi, mentre il calo più significativo in questo settore di attività è quello registrato in provincia di Massa Carrara con una percentuale del 13,2%, mentre quella di Prato è in controtendenza con un aumento del 4,2%.