Formazione e lavoro per oltre 10mila giovani. ENEL tra le aziende promotrici del progetto
Sono più di 10mila i ragazzi da formare e inserire nelle professioni della rivoluzione green: questa la conclusione della ricerca condotta dal Centro Studi di ‘Distretto Italia’, il progetto del Consorzio ELIS annunciato a ottobre e oggi al lancio. Un fabbisogno che si concentra nei settori Telecomunicazioni, Costruzioni, Energy e Utilities, Metalmeccanica e ICT e che richiede soprattutto:
- posatori e giuntisti di fibra ottica (a oggi, il 35% delle posizioni aperte e l’85% dei profili più ricercati nel settore TLC);
- responsabili di cantiere (Site Manager, con più di 760 posizioni aperte);
- tecnici e programmatori software nonché impiantisti elettrici (l’80% dei profili nel settore Energia).
Infatti, le posizioni che richiedono di essere occupate nelle 12 grandi aziende che hanno partecipato alla prima analisi di fabbisogno sono 5mila, mentre altre 4.800 si registrano nell’indotto.
Pertanto, Distretto Italia prevede 3 linee di azione:
- “Scuole dei Mestieri”, per rispondere alla richiesta di competenze del comparto industriale con corsi di formazione e inserimento lavorativo.
- L’attivazione di una rete di programmi di orientamento professionale, in collaborazione con Università e Istituti Tecnici Superiori.
- Una campagna di informazione rivolta ai giovani studenti e alle loro famiglie e la formazione degli orientatori che operano nel sistema scolastico.
Saranno quattro le Scuole dei Mestieri che – organizzate su tutto il territorio nazionale – prepareranno i primi tecnici da inserire nelle aziende, con corsi di 5 settimane per i posatori di fibra ottica, responsabili di cantiere e impiantisti elettrici e di 20 settimane per i programmatori software.
Inoltre, Distretto Italia prevede Scuola per la Scuola – attività di orientamento attraverso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che permetteranno ai giovani di scegliere tra le diverse proposte lavorative – e Officine Futuro, rivolte anche a docenti e genitori, come supporto nelle scelte di studio e di lavoro dei giovani.
Il progetto è stato lanciato oggi alla presenza del Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che ha dichiarato: “Promuovere il lavoro vuol dire anche promuovere condizioni di sviluppo sociale attraverso un’integrazione lavorativa che riesca a collegarsi ai valori fondamentali della nostra Costituzione. Entro il 2025 dobbiamo riportare al lavoro 3 milioni di persone, e 300mila di questi devono avere una formazione in materia di innovazione e transizione digitale“.
Il riferimento è anche ai giovani NEET (Not in Employment, Education or Training), oggi più di 3 milioni e in prevalenza donne.
“Dobbiamo fare una rivoluzione culturale per far capire quanto sia importante il lavoro creativo e manuale. Per questo, nel provvedimento per il Made in Italy, vi sono aspetti legati alla formazione e per questo vorremmo che in ogni distretto produttivo italiano ci fosse il liceo del Made in Italy” – ha annunciato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
In quanto a ENEL, la prima utility energetica italiana – tra le aziende fondatrici del progetto – è presente assieme a ELIS già con due programmi di formazione e inserimento nel mercato del lavoro: Energie per Crescere, che in un solo anno ha registrato 12mila candidature, ed Energie per Crescere con le Rinnovabili. Ma anche con il proprio programma Energie per la Scuola, che ha già coinvolto più di 500 giovani, oltre 60 scuole in tutta Italia e 25 tra imprese e consorzi partner di ENEL. Tutte iniziative concrete per la formazione de profili professionali più ricercati dalle aziende, nel quadro più ampio di una transizione energetica che, da qui al 2030, potrà contare più di mezzo milione di nuovi posti di lavoro.