A Natale siamo tutti più buoni? Temo proprio di no. Infatti, secondo quanto contenuto all’interno del sito CGIL i cassaintegrati per quanto riguarda la tredicesima arriveranno a perdere fino a euro 312 netti; non è di certo finita così. Ci saranno persone che la tredicesima proprio non la riceveranno: sto parlando di chi è in cassa integrazione a zero ore da 52 settimane.
Vediamo ancora più dettagliatamente cosa accadrà. I tessili che hanno lavorato con orario ridotto mediamente del 50% perderanno circa 306 euro; gli operai del Nord che si troveranno con 173 euro in meno. Tredicesima pari a zero invece per chi ha perso il lavoro, per le partite Iva e i collaboratori, che con la crisi hanno già pagato un prezzo elevato.
Quesa denuncia arruva dall’Ires-Cgil, che ha elaborato i dati dell’Istat per uno studio che verrà presentato a gennaio e che fa vedere la triste realtà dei fatti: dipendenti italiani quest’anno si sono trovati con meno soldi in tasca. Secondo Agostino Megale, presidente del Centro studi Ires-Cgil
è difficile far ripartire l’economia senza sostenere i redditi e il governo con questa Finanziaria è stato sordo a ogni richiesta. Il risultato è la contrazione dei consumi
Altri dati? Secondo Ires-Cgil che ha esaminato alcuni dati Istat nel corso del 2009 il salario medio di una lavoratore privato (operaio o impiegato) è stato di 26.286 euro, in crescita dell’1,7% dunque di 447 euro. Ma questa cifra si riduce fino ad arrivare a 155,87 prendendo in considerazione gli aumenti che ci sono stati nei prezzi; in busta paga quind l’aumento è stato di circa euro 12 al mese.
Questo a causa del fiscal drag non restituito e quindi dal 2001 al 2009 il potere d’acquisto dei dipendenti è sceso in media di euro 3176.
Sempre secondo Megale tra i lavoratori prevale un sentimento di insicurezza; l’Isae, l’istituto di analisi vicino al Tesoro invece a dicembre vede crescere ancora la fiducia dei consumatori.
Via| CGIL