Si chiama Sfinz ed è un market place di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. La particolarità che ha permesso a Sfinz di salire rapidamente alla ribalta della cronaca è tuttavia un altro: la sua peculiarità di proporsi come portale “anti – crisi”, dando a studenti, pensionati (ma anche professionisti e imprese) la possibilità di rinnovarsi, rilanciando la propria produttività quotidiana.
“Sfinz è un market place per far incontrare domanda e offerta di lavoro, generico o specializzato” – racconta sulle pagine di Mio Job, de La Repubblica, Maurizio Martinoli, ingegnere informatico 34enne – “Pensiamo che, in un contesto lavorativo ed economico come questo, rappresenti uno strumento di utilità sociale”. Un’idea “nata sotto un ombrellone e che ci è sembrata veramente innovativa e allo stesso tempo utile a chi, per mancanza di voglia o di capacità, non riesce a fare tutto da solo e ha bisogno di un aiuto”.
Su Sfinz è possibile trovare e offrire di tutto, dall’assistenza agli anziani al web design, dal supporto legale al giardinaggio, e così via. Chi cerca un aiuto può così valutare i vari prezzi offerti da studenti e professionisti, mentre colui che svolge attività ha la possibilità di acquisire un punteggio, una sorta di rating che gli viene dato dalla reputazione digitale.
Ma quanto successo sta ottenendo Sfinz? Secondo Martinoli, “siamo online da dieci mesi e al momento lavoriamo tutti a Sfinz a titolo gratuito, non ci guadagniamo, ma anzi abbiamo investito del nostro per creare la startup. Siamo però alla ricerca di finanziatori per sviluppare ulteriormente il progetto e in futuro il nostro modello di business prevede di trattenere una piccola percentuale sulle transizioni andate a buon fine”.
E voi che ne pensate? Avete provato Sfinz? Come lo giudicate rispetto ad altri marketplace in circolazione? Fateci avere un vostro giudizio parlando di Sfinz tra i commenti di questo post!