L’INCA, il patronato della CGIL, offre un interessante studio che approfondisce il tema della tutela dei tumori professionali nell’Unione Europea.
In base ai dati in possesso dell’INCA, si rileva che i lavoratori che decedono ogni anno per malattia professionale (e i tumori rappresentano una percentuale assai significativa) sia superiore al numero di lavoratori deceduti per infortunio.
I dati disponibili, fonte ILO, ci dicono che ogni 3,5 minuti qualcuno nella UE-27 muore per cause lavorative e che ogni anno 167.000 morti sono provocati da incidenti o malattie da lavoro.
L’INCA pone anche in evidenza il quadro normativo in tema di tutela delle malattie professionali. Per il patronato della CGIL, è possibile dividere i paesi europei in tre grandi gruppi: paesi in cui vige il solo sistema tabellare (quale la Spagna ad esempio) e paesi in cui vige il cosiddetto sistema misto o extratabellare, si tratta della maggioranza dei paesi.
In realtà, è ancora possibile suddividere ulteriormente questi paesi in base all’influenza del sistema extratabellare. In Germania ad esempio solo l1,1% dei casi di tumore viene riconosciuto in base a questo sistema, in Belgio, Lussemburgo, Svizzera ed Austria l’influenza del sistema complementare è considerata nulla o quasi marginale.
Infine, esistono paesi che non hanno un sistema di lista come ad esempio la Svezia ( in questo caso il regime assicurativo si basa sull’applicazione del “sistema di prova”. Per essere riconosciuta come di origine professionale occorre che il tecnopatico sia stato esposto a condizioni di lavoro ritenute nocive per la salute).
L’INCA osserva che, in questo particolare contesto, la richiesta di riconoscimento presentata all’organismo assicurativo contro le malattie professionali, mira a far riconoscere il carattere professionale di una patologia, con la finalità per la vittima (o per gli aventi diritto) di vedersi riconoscere i diritti previsti dalle normative ed in particolare la concessione di prestazioni e numerosi fattori intervengono de determinare il numero delle domande e dei riconoscimenti.
Lo studio dell’INCA si conclude su una breve panorama dei differenti in uso.