Il nostro Istituto previdenziale ha avviato per l’anno 2012 nuove verifiche sull’invalidità civile e ha comunicato modalità e criteri dei controlli da realizzare.
In base alle comunicazioni, l’Inps ha precisato che il campione sottoposto a verifiche per quest’anno comprenderà i titolari di indennità di accompagnamento (invalidi e ciechi) e di comunicazione, di età compresa tra i 18 e i 67 anni, i titolari di assegno mensile di età compresa tra i 45 e i 60 anni, gli invalidi civili, ciechi civili e sordi con trattamenti economici in revisione nel 2012 e i titolari di handicap grave così come prevede la legge 104/92.
I soggetti interessati alla verifica riceveranno una lettera con la richiesta della documentazione, mentre i cittadini che verranno sottoposti a revisione, invece, riceveranno direttamente l’invito a visita: in tal caso, la documentazione sanitaria dovrà essere esibita durante il controllo medico.
► Il programma 2012 per le verifiche dell’invalidità civile
Non solo, rimangono esclusi dalle verifiche straordinarie effettuate dall’Inps per il 2012 i portatori di menomazioni o patologie stabilizzate ed ingravescenti, le persone con revisione in scadenza entro la metà di giugno, gli ultrasessantacinquenni titolari di assegno o pensione sociale e, infine, i residenti della Regione Valle D’Aosta e delle province autonome di Trento e Bolzano.
Per la precisione, la procedura prevede che una volta selezionate le persone, l’INPS chiederà alle singole Aziende Sanitarie Locali l’invio dei fascicoli relativi. Le persone, contemporaneamente, riceveranno, tramite raccomandata, l’invito a spedire al Centro Medico-Legale INPS, la propria documentazione, per consentire di fare una preventiva valutazione dello stato invalidante in essere. Il cittadino avrà 15 giorni di tempo per inviare la documentazione. Qualora non la inviasse, o se quella inviata fosse ritenuta insufficiente dall’INPS, riceverà una convocazione a visita.
► Inps, la nuova invalidità civile
Se il cittadino invierà invece quanto richiesto, e la documentazione è ritenuta sufficiente per fare una valutazione dello stato invalidante in base ai certificati, referti, cartelle cliniche inviate, l’INPS può confermare la prestazione erogata o terminare il controllo sulla persona, riconoscerndo che si tratta di una patologia grave stabilizzata o ingravescente o, infine, rettificare i precedenti verbali di invalidità e revocare la pensione, l’indennità o l’assegno.