Nella Regione Basilicata l’Amministrazione ha messo a punto una misura che, attraverso l’erogazione di voucher, permetterà di creare occupazione vera e stabile a favore dei giovani. Trattasi, nello specifico, di una formula di inserimento lavorativo tramite voucher che prevede all’inizio a favore del giovane un tirocinio alla cui conclusione porta con se una dote pari a ben 10 mila euro che individua in tutto e per tutto un aiuto economico a fronte però dell’assunzione da parte dell’impresa. Il programma mira a responsabilizzare non solo il giovane che effettua il tirocinio, ma anche l’impresa che potrà assumere il giovane in ragione di uno ogni cinque dipendenti che sono già in servizio; solo in questo modo, e nel rispetto, tra l’altro, di altri requisiti, l’azienda potrà andare ad “incassare” il voucher da 10 mila euro. L’azienda, in particolare, dovrà essere disposta ad assumere il giovane quantomeno con un contratto a tempo determinato per un periodo non inferiore ai due anni, ovverosia ventiquattro mesi.
Nel caso in cui, dopo aver terminato il tirocinio, il giovane non dovesse ricevere alcuna proposta di assunzione da parte di aziende per il suo inserimento lavorativo, allora il voucher da 10 mila euro potrà trasformarsi non più in un incentivo per l’assunzione a favore dell’impresa, ma in un vero e proprio bonus per mettersi in proprio, e quindi per sostenere progetti di auto-imprenditorialità .
L’impresa che intende assumere il giovane tirocinante, come sopra accennato, deve rispettare opportuni requisiti, tra cui quello di avere la propria sede nella Regione Basilicata, ma anche requisiti di regolarità per quel che riguarda il pagamento delle tasse, delle imposte e dei contributi assistenziali e previdenziali. Inoltre, occorre che l’impresa, per assumere il giovane ed “incassare” il voucher, non abbia effettuato riduzioni di personale attraverso il licenziamento nei dodici mesi precedenti alla data di presentazione della domanda.