Dal 31 ottobre 2011 sono arrivate interessanti novità in fatto di buoni lavoro, o voucher. In effetti, da questa data è attivo il servizio di vendita e riscossione dei buoni lavoro presso i 380 sportelli della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e, grazie ad una nuova convenzione stipulata dall’Inps e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari, le filiali della Banca si aggiungono a quelle della Banca Popolare di Sondrio.
Al momento sono 4.310.818 i buoni lavoro venduti dal 1° agosto di quest’anno ad oggi tanto che ormai sfiorano i 25 milioni (sono esattamente 24.647.423), dei quali oltre 11 milioni e mezzo solo nel 2011 (con un incremento, rispetto al venduto a fine 2010, dell’87,4%).
I buoni lavoro, o voucher, è un nuovo e innovativo sistema di pagamento del lavoro occasionale ed accessorio introdotto dall’agosto del 2008 in via sperimentale in vari settori produttivi anche se inizialmente è stato proposto per retribuire occasioni di lavoro nel campo della vendemmia. A detta dell’Inps, il nuovo sistema è un potente strumento che permette di far emergere quelli che fino a ieri erano chiamati lavoretti o lavori in nero, e tecnicamente si definiscono lavori occasionali e accessori.
Non solo, sono state anche introdotte alcune novità che rendono più accessibili i buoni lavoro per il committente e per il prestatore. In primo luogo è stato aumentato per i committenti il limite di importo per ciascuna operazione di acquisto a 5.000 €, rispetto ai 2.000 € finora consentiti e i prestatori potranno riscuotere i voucher dopo appena 24 ore dal termine della prestazione, anzichè dopo le 48 ore finora previste.
Per il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua
L’estensione della rete distributiva dei voucher consente di regolarizzare molte attività di lavoro saltuario che fino ad oggi sfuggivano alla legalità ora grazie ai voucher si garantisce assicurazione contro gli infortuni e contributi previdenziali a tutti i lavoratori che svolgono attività occasionali. La regolarità contributiva è un’essenziale condizione di favore per chi regola con il sistema contributivo il suo futuro previdenziale. E assistiamo al progressivo accesso al voucher da parte dei giovani. Degli oltre 140mila prestatori che hanno fruito dei voucher nel 2010 oltre il 40% sono giovani sotto i trent’anni. L’Inps vigila con attenzione sulla regolarità delle attività retribuite con i voucher per garantire che con il buono lavoro si faccia emergere una delle infinite modalità di lavoro nero